Rassicurazioni inequivocabili sulla realizzazione della metropolitana di superficie a Ragusa arrivano dalla parlamentare nazionale 5 stelle Marialucia Lorefice, peraltro presidente della commissione affari sociali della Camera. Senza mezzi termini la Lorefice afferma “Ragusa non ha perso i fondi per la metropolitana di superficie così come non li hanno persi i Comuni che hanno partecipato al bando “periferie”.
I primi 24 progetti verranno finanziati subito e i restanti nel 2020. Questo perché i primi 24 progetti avevano ricevuto un’anticipazione nella misura del 20% prima che arrivasse la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il bando. Basta con le strumentalizzazioni. La verità è questa. La metropolitana di superficie non è tra i primi 24 progetti ma sarà comunque finanziata”. La deputata nazionale poi ritorna a spiegare, come del resto aveva fatto anche la sua collega di movimento Stefania Campo, consigliera regionale, “il bando “periferie” fatto dal passato Governo è incostituzionale, cioè è stato bocciato dalla Corte Costituzionale. Inutile che oggi il Pd cerchi di cambiare le carte in tavola e far passare informazioni distorte.
La sentenza n. 74/2018 del 7 marzo 2018 (depositata il 13 aprile) ha dichiarato incostituzionale il comma 140 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità per il 2017, in quanto: “Non prevede un’intesa con gli enti territoriali in relazione ai settori di spesa rientranti nelle materie di competenza regionale”. Ma le parole rassicuranti di Marialucia Lorefice non si fermano qui e prosegue “noi stiamo affrontando e risolvendo tale illegittimità. Quelli che oggi gridano allo scandalo farebbero meglio a tacere. Dovrebbero solo farsi un esame di coscienza e cercare di essere sinceri e leali con i cittadini, raccontando la realtà dei fatti. Il nostro impegno per trovare soluzioni è massimo.
La metropolitana di superficie di Ragusa non rientra nei primi 24 progetti ma sarà comunque finanziata. C’è di più. Come promesso dal presidente Conte, il quale ha incontrato l’Anci e ascoltato le preoccupazioni dei sindaci, verrà inserita nel primo decreto utile una norma che di fatto darà la possibilità di recuperare la realizzabilità dei progetti già in fase avanzata”. E infine conclude “un obiettivo, nel frattempo, raggiunto è la possibilità per i Comuni in avanzo di amministrazione di investire sul territorio le risorse che hanno in cassa. Tirar pietre per cercare consensi non serve, come del resto non servono a nulla le fake news”. (da.di.)