Si inserisce nella polemica suscitata dalla ripartizione dei fondi della tassa di soggiorno operata dalla giunta Cassì, il consiglere del Pd Mario D’Asta con l’atteggiamento di chi vuol fare da paciere tra le parti.
E infatti il suo intento di smorzare i toni è evidente fin dal’inizio del suo intervento, quando premette “sulla tassa di soggiorno è opportuno ascoltare le associazioni di categoria, gli operatori e il mondo del turismo tutto”. Rifacendosi alle polemiche sollevatesi in seguito alla decisione assunta dalla Giunta Cassì di destinare una buona parte (circa mezzo milione di euro) dei proventi derivanti dalla tassa per pagare gli stipendi ai comunali, Mario D’Asta prosegue “la questione non riguarda solo i soldi indirizzati ai dipendenti, ma bisogna verificare l’impalcatura complessiva della proposta.
E’ opportuno che, su questa vicenda possano dire la loro e confrontarsi le associazioni di categorie, gli operatori, il mondo del turismo tutto, ovviamente nelle sue articolazioni rappresentative, per ascoltarne la necessaria e autorevole opinione. C’è una proposta diversa della nuova Giunta e per-tanto le strade sono due: o convocare l’osservatorio, attualmente formalmente incompleto, dato il nuovo Consiglio comunale, oppure una forma più rapida, informale, ma probabilmente anche più larga nella sua partecipazione, convocando tutte le parti in causa, per addivenire ad un confronto necessario e virtuoso.
Abbiamo preso atto che le scelte, cambiato l’esecutivo, sono completamente differenti. Ma sarebbe più che opportuno ascoltare come la pensa chi si è scommesso in questo am-bito facendone la propria ragione di sostentamento. L’auspicio è che la Giunta possa prendere atto di questo consiglio e convocare in tempi rapidi le parti interessate”. (da.di.)