Migliorare la normativa sugli inchiostri per tatuaggi poiche’ uno su dieci e’ contaminato da batteri. A proporla sono molti dermatologi europei durante il 27esimo Congresso dell’Eadv, l’Accademia europea di dermatologia e venerologia a Parigi.
L’appello dei dermatologi urge per ridurre il rischio di tossicita’ e cancerogenicita’ che deriva dall’uso di alcuni inchiostri per tatuaggi non sicuri. Su richiesta della Commissione europea, l’Echa (l’Agenzia europea per le sostanze chimiche) ha preparato due proposte per migliorare la composizione degli inchiostri per tatuaggi ma purtroppo sono ancora insufficienti per garantire inchiostri sicuri senza alcun rischio. Per eliminare le sostanze cancerogene e limitare gli effetti tossici a lungo termine, sono necessarie misure rigorose e limiti di sicurezza ben definiti con metodi analitici appropriati. Gli inchiostri per tatuaggi dovrebbero soddisfare almeno gli stessi standard di sicurezza dei prodotti cosmetici.
Uno studio danese sulla contaminazione batterica degli inchiostri ha mostrato come uno su dieci sia contaminato da batteri. I dermatologi hanno spiegato come gli inchiostri per tatuaggi siano composti da pigmenti e coloranti con additivi e tracce di metalli pesanti nano-particolati. I coloranti per tatuaggio possono rilasciare ammine aromatiche cancerogene e idrocarburi aromatici policiclici. In molti casi, gli ingredienti e i prodotti chimici non vengono chiaramente etichettati. Secondo i dermatologi i rischi sono principalmente quello di contaminazione batterica, allergie e il rischio di effetti tossici.
In due casi su tre i medici segnalano alcuni effetti collaterali dopo i tatuaggi: ad esempio, è comune la sensibilità al sole.