Sprizza fuoco e fiamme, dicendosi addirittura furiosa, la deputata regionale 5 stelle di Ragusa, Stefania Campo, per aver visto “disattese da Trenitalia, nonostante una risoluzione approvata in commissione Ambiente all’Ars e le reiterate assicurazioni da parte dell’assessore Falcone, le nostre proposte per migliorare il servizio di trasporto per studenti e lavoratori pendolari ”.
E prosegue con un inequivocabile e tranchant giudizio “una grandissima, mastodontica, vergognosa presa in giro, a noi e, soprattutto, ai cittadini”. Ecco il motivo della sua filippica contro Trenitalia ma anche contro l’asssessore Falcone “nulla di tutto quello che era contenuto in una risoluzione approvata in commissione all’Ars è stato applicato, e questo nonostante Falcone abbia fatto dei comunicati stampa per vantarsi delle nuove concessioni all’utenza di cui, purtroppo, non c’è traccia, come ci hanno confermato i pendolari incontrati”.
Infatti la Campo, insieme al suo collega all’Ars, Nuccio di Paola, ha voluto constatare de visu la situazione incontrando una delegazione di studenti e lavoratori pendolari siciliani, con i quali ha fatto il tragitto in treno Ragusa-Gela per constatare l’inadeguatezza degli orari che quotidianamente chi viaggia sconta sulla propria pelle. A tal proposito Stefania Campo ricorda “le proposte 5 stelle contenute nella risoluzione approvata, ma rimaste lettera morta, sono numerose. Tra queste quella di posticipare di una mezz’ora il treno per Comiso per evitare agli studenti che se ne servono di dovere uscire da scuola in anticipo per poterlo raggiungere. Stessa cosa per parecchi lavoratori pendolari, che non riescono a coprire gli orari previsti dal proprio contratto aziendale a causa degli attuali orari di Trenitalia, che li costringono a lasciare anzitempo il posto di lavoro per evitare di rimanere a piedi.
La parlamentare regionale iblea chiama in causa l’assessore Falcone in quanto “ci aveva assicurato che Trenitalia aveva inserito le richieste di lavoratori e studenti pendolari nel contratto e invece niente di niente. Siamo a settembre, la scuola aprirà e gli studenti che da Gela e dai paesi limitrofi si recano a Comiso per frequentare l’Istituto d’Arte continueranno a perdere più di 30 minuti al giorno di lezione, uscendo prima, per non perdere il treno. I lavoratori pendolari continueranno ad avere grosse difficoltà a raggiungere le 36 ore lavorative esattamente per lo stesso problema”. Tra l’altro, conclude infine la Campo, “un’altra richiesta disattesa da Trenitalia è quella dell’istituzione di treni nei festivi nel Sud-est.
Non ci sono ancora corse il sabato e la domenica, collegare il Sud est con Agrigento è sempre un sogno, nonostante la presenza ad Agrigento di un importantissimo sito di rilevanza mondiale come la valle dei templi”. Lo stesso tono molto critico anche dal deputato Nuccio di Paola che rincalza “Trenitalia e Falcone prendono in giro cittadini e pendolari. Prima accolgono le richieste degli studenti e poi non mantengono quanto promesso e messo nero su bianco da una nostra risoluzione approvata all’unanimità in commissione Territorio e ambiente”.
Comunque i due deputati regionali non si arrendono e promettono “chiederemo subito una nuova audizione con l’assessore, Trenitalia e associazioni di studenti e lavoratori. La Regione deve tutelare i cittadini e non Trenitalia, che ha portato a casa un contratto decennale di 1,2 milardi di euro”. (da.di.)