Grazie al tatto il cervello riconosce gli oggetti. Lo annuncia uno studio dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’Università svedese di Lund, coordinato da Calogero Oddo e Henrik Jorntell.
La ricerca, finanziata dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur ), e pubblicata sulla rivista Frontiers in Cellular Neuroscience, può portare allo sviluppo di innovative protesi bioniche. La ricerca descrive i meccanismi grazie ai quali il cervello è in grado di migliorare la nostra percezione con l’esperienza. Secondo i ricercatori grazie all’esperienza i vari neuroni si differenziano, specializzandosi ognuno nel riconoscimento di una specifica proprietà degli oggetti. Questo consente al cervello di distinguere gli oggetti che si toccano.
Per capire come fa il cervello a riconoscere gli oggetti col tatto, gli autori hanno sviluppato un modello matematico dei neuroni dell’area cerebrale che riceve gli stimoli tattili, il nucleo cuneato. Hanno poi simulato l’apprendimento fornendo all’area interessata migliaia di informazioni sensoriali, attraverso un polpastrello robotico.