Il sindaco Giovanni Moscato esprime la propria solidarietà ai due carabinieri e alla coppia di coniugi aggrediti sabato sera in Piazza Manin da alcuni immigrati tunisini, che hanno tentato di impedire l’arresto un loro connazionale, sorpreso a spacciare hashish.
“E’ intollerabile che in una città civile possano accadere fatti come quello che si è verificato sabato – dichiara Moscato – con due militari selvaggiamente picchiati da un gruppo di immigrati, che pur di sottrarre uno spacciatore all’arresto, non hanno esitato ad accerchiare i carabinieri e a malmenarli. A fare le spese dell’aggressione sono stati anche due coniugi vittoriesi, che sono stati aggrediti dagli immigrati perché cercavano di aiutare i militari. Fortunatamnente, l’arrivo di altri carabinieri e di una volante del Commissariato di polizia ha evitato il peggio, riportando la calma e consentendo di portare a compimento l’arresto dello spacciatore.
E’ inaccettabile che un controllo di ordine pubblico, fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto della legalità, possa scatenare una simile furia. Peraltro, l’episodio è avvenuto intorno alle 19:30, un’ora in cui in Piazza Manin transita parecchia gente: c’erano i fedeli che andavano a messa nella Chiesa del Sacro Cuore, c’erano i residenti che tornavano a casa, c’erano i clienti degli esercizi commerciali della zona. La mia amministrazione si è posta sin da subito il problema della sicurezza in quella zona, facendo in modo, con diversi eventi culturali e con il mercatino degli agricoltori, che i vittoriesi potessero riappropriarsi di Piazza Manin.
Abbiamo anche più volte controlli specifici su quella zona, e le forze dell’ordine hanno risposto. Ma l’ultimo episodio dimostra come quella piazza sia ormai diventata zona franca per gli spacciatori e non solo. L’aggressività e la solidarietà prestata allo spacciatore sono la dimostrazione di come l’intera situazione sia sfuggita al controllo delle istituzioni, che hanno il dovere di reagire con fermezza per restituire alla città una delle sue più belle piazze. Si tratta esclusivamente di un problema di ordine pubblico che va affrontato con operazioni di polizia, e mi appello alla magistratura affinchè questi venditori di morte non vengano rilasciati ventiquattr’ore dopo l’arresto, tornando liberi di spacciare e delinquere”.