Non sembri una iniziativa provocatoria o comunque propagandistica quella di Ragusa in Movimento che chiede al sindaco Cassì un ripensamento sull’attribuzione delle deleghe dell’assessore Luigi Rabito.
E bene ha fatto Mario Chiavola, presidente dell’associazione politico culturale, a porre in rilievo una situazione che potrebbe creare imbarazzi, soprattutto al diretto interessato, Rabito stesso. Osserva infatti Chiavola “l’assessore Luigi Rabito, persona degnissima, e professionista di grande levatura, che non ha bisogno di presentazioni in città, non può continuare a svolgere questo ruolo con la delega che gli è stata assegnata dal sindaco Peppe Cassì, visto e considerato che, per ovvie ragioni, deve interfacciarsi periodicamente con l’Asp che gli dà da lavorare”.
Dopo la doverosa e garbata precisazione che “il suo non vuole essere un attacco all’Amministrazione comunale e che si guarderebbe bene anche dal parlare di conflitto d’interessi” tuttavia il presidente di Ragusa in Movimento non può fare a meno di ricordare un fatto che sicuramente anche i lettori più attenti delle notizie locali avranno attenzionato, ovvero la presenza di Luigi Rabito, in qualità di assessore comunale all’incontro sul Centro Autismo del G.B. Odierna promosso dalla parlamentare nazionale grillina Marialucia Lorefice (ne riferiamo ampiamente in altra parte del giornale n.d.r.) in cui tra gli altri interlocutori c’era il Commissario Asp Ficarra, da cui Rabito dipende in qualità di primario di anestesia e rianimazione.
Insomma, osserva Mario Chiavola, “certo si creano situazioni di forti imbarazzo”. E questa la sua conclusione “ecco perché, come associazione, ci sentiamo di suggerire al sindaco di trovare una soluzione differente, una soluzione che, in soldoni, eviti al dott. Rabito di interagire con l’Asp, quando soprattutto deve rappresentare il Comune di Ragusa, effettuando una scelta diversa. La nostra, ci teniamo a ribadirlo, non intende essere una critica ma solo un suggerimento. Visto che il sindaco ha dimostrato, finora, grande disponibilità e capacità di ascolto, siamo certi che magari effettuerà una riflessione su quanto abbiamo sottolineato e deciderà nella maniera più opportuna sul da farsi. Tutto ciò nell’interesse della comunità amministrata, quella rappresentata dai cittadini ragusani”. (da.di.)