Si è parlato del nuovo ospedale di Ragusa, della rete ospedaliera e di territorio ieri a Ragusa nel corso di un incontro tra le organizzazioni sindacali, dirigenti medici, tecnici, amministrativi e vertici dell’Asp. Il direttore sanitario aziendale Emanuele Cassarà ha dimostrato di essere aperto al dialogo con i sindacati pur nella diversità dei ruoli e delle funzioni.
Per quanto riguarda l’apertura del “Giovanni Paolo II” si è detto che verrà rispettato il cronoprogramma che si è dato il Commissario dell’Asp Salvatore Lucio Ficarra. Per quanto riguarda invece la nuova rete ospedaliera Cassarà ha precisato che si tratta solo di una bozza inviata dall’assessore alla salute Ruggero Razza alle organizzazioni sindacali, ma nessuna azienda ancora l’ha ricevuta ufficialmente, la rete ospedaliera dunque resta nel limbo in attesa che si definiscano servizi e unità operative nei vari presidi ospedalieri. A proposito di pianta organica è stata evidenziata la necessità di incrementare il numero dei dirigenti medici con riferimento in particolare agli ospedali di Comiso e Scicli.
Si è anche parlato di Territorio e dell’importanza di assicurare prestazioni sanitarie sul territorio: dalla medicina di base all’assistenza farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, sicurezza nei luoghi di lavoro. Qualcuno ha lanciato la proposta di organizzare in tutti e tre i Pronto Soccorsi degli ospedali aziendali l’OBI – Osservazione Breve Intensiva – un’attività di medio-alta intensità di cura, che, se garantita, potrebbe evitare ricoveri non necessari e dimissioni improprie. A seguire l’incontro con le Organizzazioni del Comparto, ieri c’era solo la Cisl. Giovedì 12 luglio un nuovo appuntamento.