“I facili entusiasmi, le irridenti paternità dell’azione politica sullo sblocco dei cantieri del lotto autostradale Rosolini – Modica meritano maggiore serietà e un grande senso di responsabilità.
Lo invocano per primi i lavoratori e le loro famiglie, sinora dal futuro incerto, le imprese che si trovano a fronteggiare anticipazioni ragguardevoli con serio rischio di fallimento”. A parlare in una lunga nota sono i segretari Generali di CGIL,CISL,UIL, Scifo, Sanzaro, Munafò. “La notizia della sottoscrizione della scrittura privata tra Condotte d’Acqua S.P.A. e la Cosedil – si legge nella nota a firma delle tre organizzazioni sindacali – ha nelle intenzioni decretato la fine della Cosige (ATI di imprese) per avviare un nuovo processo gestionale che vedrebbe nella Cosedil l’impresa capace di ultimare i lavori, cogliere l’appuntamento con il fondo della UE e dare nuovo slancio ai cantieri bloccati da più di un anno.
Abbiamo registrato delle fughe in avanti come quelle contenute in dichiarazioni di qualche parlamentare del territorio. I toni entusiastici non aderenti a fatti ancora in itinere non aiutano alla causa. Si tratta dell’assenso o diniego, speriamo non accada mai, da parte del Giudice del Concordato sull’operazione che è stata compiuta lunedì scorso a Roma con la firma dei documenti tra le due imprese. E’ logico che un atteggiamento di attesa a questa decisione è espressione di buon senso e di prudenza che non da origine ad aspettative che potrebbero non essere soddisfatte. Sul piano del merito poi, vogliamo ricordare che le confederazioni sindacali di CGIL,CISL,UIL e quelle di categoria hanno il 1 giugno scorso, con la manifestazione pubblica sulla Pozzallo Ispica, dato vita ad un movimento di opinione che ha, piaccia o non piaccia, determinato un’accelerazione sul tentativo di sbloccare una situazione grave che non riguarda solo il sud-est siciliano ma l’intera nazione attesa l’attrazione, sempre maggiore, che il territorio suscita nell’intero Paese.
E’ del tutto evidente – conclude la nota di Scifo, Sanzaro e Munafò – che stiamo monitorando gli sviluppi di una vicenda che va trattata con la massima attenzione perché al di là del mantenimento dei livelli occupazionali, prioritari per noi, l’opera è uno strumento di sviluppo formidabile per la crescita di un territorio vocato al turismo e ricco di millenarie espressioni artistiche e culturali”.