I killer dei giudici Falcone, Borsellino e Livatino parlano per la prima volta in un libro-inchiesta che mette a confronto le loro voci con quelle dei parenti delle vittime. “Vuoti a perdere” il cui silenzio è un frastuono che va ascoltato, perché nessuno possa più dire “non sapevo che la mafia fosse un male”.
I primi sono i “mostri” da prima pagina. I killer della mafia. Sei quelli che, dal 41 bis del carcere di Sulmona, il cosiddetto “carcere dei suicidi”, per la prima volta si raccontano alla giornalista della Rai Abruzzo Angela Trentini nel libro “La speranza oltre le sbarre” scritto insieme al teologo sistematico Maurizio Gronchi che sarà spunto di riflessione, il 29 maggio a Palermo a partire dalle ore 10:00, in occasione dell’incontro formativo “La Carta di Milano: il linguaggio dei media. La Speranza oltre le Sbarre” che si terrà presso la sede dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
Ad organizzarlo l’Ucsi che siederà al tavolo, moderato dal presidente Ucsi PalermoMichelangelo Nasca, insieme a Maria Falcone e la tesoriera dell’Odg Maria Pia Farinella, con il consigliere nazionale Salvatore Di Salvo e il presidente Ucsi Sicilia Domenico Interdonato.