Il fine settimana seguito dal ponte del primo maggio sembra stia servendo da pausa di riflessione per le forze politiche partiti e movimenti civici in campo per le amministrative del 10 giugno prossimo.
Pausa di riflessione che interesserebbe soprattutto lo schieramento di centro destra, considerato che in esso concorrono alla carica di primo cittadino ben tre aspiranti sindaci, Sonia Migliore, Maurizio Tumino e Peppe Cassì. La settimana scorsa si era chiusa con delle novità. La principale un appello di Nino Minardo perché il centro destra, e soprattutto Forza Italia ritrovasse la perduta unità. Il deputato nazionale modicano infatti constata che “a Ragusa viviamo un paradosso: abbiamo in campo, sotto le insegne del centrodestra, tre candidati tutti di assoluto valore, affidabilità e qualità politica e personale; una chiara dimostrazione che la coalizione è pronta a governare la Città con le sue migliori risorse” e afferma “il segnale che oggi voglio lanciare senza equivoci è quello della distensione, della ricerca di una unità nella quale ciascuno abbia il proprio ruolo e possa dare il giusto contributo alla città, ma soprattutto, all’interno della quale si lavori non per consumare piccole ripicche quanto per regalare un nuovo sogno ai cittadini ragusani, prostrati da 5 anni di inutile governo grillino”.
In conseguenza di ciò Nino Minardo chiede “agli amici Mauro e Ragusa, ma soprattutto a Tumino, Migliore e Cassì, di capire se e come possano esistere le condizioni per arrivare, sin dal primo turno, ad una sintesi produttiva ed efficace che dia il senso di vera coalizione e, soprattutto, consenta all’intero centrodestra e alle varie e importanti componenti civiche di articolare una proposta unica e condivisa in regime di assoluta democrazia. Se ciò non fosse possibile andremmo incontro ad una sorta di primarie al primo turno ma correremmo il rischio concreto di favorire un secondo turno tra i poli avversari. È per queste ragioni, senza posizioni preconcette o di ostilità nei confronti di alcuno, che propongo ai candidati potenziali un ulteriore sforzo nel tentativo di trovare in maniera rapida programmi comuni, candidati condivisi e scelte che non mortifichino nessuno ma, al contrario, valorizzino ciascuno dei possibili candidati, nella consapevolezza che l’unità trasforma i candidati in eletti, le divisioni rischiano di compromettere un risultato che sembra veramente a portata di mano”.
Ma nel frattempo anche l’Udc se ne esce fuori con la sua posizione di appoggio al candidato Maurizio Tumino, affermando in una nota a firma del coordinatore regionale del paritto Decio Terrana, congiuntamente ai due esponenti maggiori dello scudocrociato ibleo Carmelo Incardona e Pinuccio Lavima “abbiamo ritenuto che la proposta di Maurizio Tumino fosse la più consona e la più aderente all’area politica che rappresentiamo. L’avere condiviso una serie di punti programmatici riguardo a settori strategici dell’amministrazione come ad esempio quelli inerenti i servizi sociali e gli interventi a favore delle categorie più svantaggiate, ci hanno convinto che questa era la scelta da fare.
L’area dei moderati tornerà ad essere protagonista a Ragusa. Noi intendiamo esserci ed essere parte attiva di questo processo di rinnovamento”. Chi invece preferisce lavorare con la società civile e con i movimenti civici è il candidato Peppe Cassì, che esprime grande soddisfazione per “l’avvio ufficializzato di un dialogo con la lista Partecipiamo guidata dall’ex presidente del consiglio comunale ibleo Giovanni Iacono”. Un interesse per la candidatura Cassì, quello di Partecipiamo, che va ad aggiungersi “al supporto della sezione ragusana di Fratelli d’Italia e del Movimento Civico Ibleo di Franco Antoci”.
Forte di queste novità, Peppe Cassì addirittura decide “di posticipare l’apertura del nostro comitato elettorale – da sabato 28 aprile a sabato 5 maggio, sempre alle 18 in Via Cristoforo Colombo. Riteniamo infatti doveroso, prima di tale evento, confrontarci con i movimenti che hanno abbracciato il progetto, per condividerne le idee nel programma amministrativo che stiamo costruendo”. (da.di.)