L’annuncio ufficiale, direttamente da Gianfranco Miccichè, che Forza Italia appoggerà la candidatura a sindaco di Maurizio Tumino segna il momento di maggiore caos con cui il centro destra si appresta ad affrontare le elezioni sindacali e comunali del prossimo 10 giugno.
Insomma, si potrebbe dire, “avanti tutta in ordine sparso”. L’unità con cui la compagine di centro destra aveva affrontato le regionali e le nazionali crolla miseramente in vista dei giochi politici locali e anzi a farne maggiormente le spese è proprio il partito azzurro che, se capiamo bene in questo marasma, sembrerebbe appoggiare, nelle sue varie sfaccettature locali, tutti e tre i candidati sindaci, ovvero Sonia Migliore (Giovanni Mauro?), Maurizio Tumino (Miccichè) e Peppe Cassì (Orazio Ragusa e Ciccio Barone). Non molto diversa la frammentazione dell’intero mondo del centro destra, se è vero che esso si presenta fortemente parcellizzato. Sonia Migliore, oltre che naturalmente dalle sue liste civiche, è appoggiata all’Unione dei Siciliani che esprime a livello regionale il vicepresidente della regione Gaetano Armao, assessore all’economia, e sembrerebbe contare sul sostegno di Giovanni Mauro che è pur sempre il commissario provinciale di Forza Italia e di Salvo Mallia, in odore di assessorato.
Maurizio Tumino, oltre alle liste civiche, gode dei favori di Gianfranco Miccichè per Forza Italia e della Lega (Manuela Nicita) mentre accoglie nel movimento Insieme l’ultimo fuoriuscito dei 5 stelle, Dario Gulino. Ma è l’outsider eccellente del centro destra, Peppe Cassì, che, pur ultimo nella discesa in campo per la corsa alla carica di primo cittadino, incassa appoggi veramente notevoli. Si va infatti da Fratelli d’Italia a Diventerà Bellissima (almeno in gran parte), da Orazio Ragusa (Forza Italia) e dal suo referente locale Ciccio Barone con la sua formazione Idee per Ragusa al Movimento Civico Ibleo (Franco Antoci, Enzo Pelligra e l’attuale consigliere comunale Gianluca Morando). (da.di.)