Le periferie di Catania sono abbandonate a se stesse da anni, molte strade ed aree incolte di questi quartieri sono trasformate giornalmente in discariche pubbliche con incivili che provengono anche da Comuni limitrofi che scaricano sacchi di rifiuti in ogni ora del giorno e della notte.
Ad intervenire in tal senso è Alfio Lisi portavoce Free Green Sicilia che denuncia anche come la raccolta differenziata in questi quartieri è da sempre una chimera ferma all’anno zero dove non solo tale raccolta ‘porta a porta’ non è mai arrivata ma gli stessi cassonetti che prima venivano utilizzati per la differenziata sono trasformati in raccolta di rifiuti di ogni genere che travalicano giornalmente anche tali cassonetti messi a modo di discarica ed in pessime condizioni. La raccolta differenziata ‘porta a porta’ a Catania è ferma al 9% del totale rifiuti oltre a rimanere ferma in una piccola parte centrale ‘privilegiata di fatto’ della città quando da anni avrebbe dovuto coprire l’intera città ed essere per legge al 65% del totale rifiuti prodotti.
"I quartieri di Barriera del Bosco, Ognina, Canalicchio, San Nullo, S.G. Galermo, Picanello , Trappeto , Monte Po, Feudo Grande, S. Nullo , S. Cristoforo, Civita, Librino, S. Leone, Nesima, Pigno, Villagio S. Agata, Zia Lisa, Trappeto, Dusmet, Fortino, Cibali, S. Berillo, Centro storico, S. G. Li Cuti, Plaia, Antico Corso, Borgo, Angeli Custodi, Stazione, Rotolo, corso Italia, viale Ionio, viale Africa, e così via , sono forse figli di un Dio minore?" si chiede Free Green Sicilia.