I raggi X vengono usati dai dentisti forse un po’ troppo spesso. L’allarme è stato lanciato nel corso del congresso della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia in corso a Rimini.
A pagarne le conseguenze naturalmente sono i pazienti, con la propria salute, visto che un’eccessiva e inappropriata esposizione a radiazioni, può aumentare il rischio di malattie alla tiroide e di alcuni tumori. Oltre a non esser sempre necessarie, inoltre, le radiazioni non sono tutte uguali. Fra i macchinari che emettono meno raggi, come le mini-radiografie, e quelli che ne emettono di più, come le sempre più diffuse tac, ci può essere una differenza di emissioni fino a cento volte. Basti pensare, sottolineano gli esperti della SIdP, che con una sola tac si assorbe circa la metà di radiazioni ionizzanti provenienti da fonte naturale a cui siamo esposti nell’arco di un anno.
Allo stesso tempo, per le tac come per le ortopanoramiche o le radiografie, è bene utilizzare sempre le dovute protezioni, come camici e collari piombati e limitare l’esame alla zona della bocca più piccola possibile.