Il 25 marzo tornerà in Italia l’ora legale. Pochi giorni dopo l’inizio della primavera si dovranno spostare gli orologi un’ora avanti per tornare all’ora legale, che prenderà il posto dell’orario solare attualmente in vigore.
Alle 2.00 di notte l’orario sarà spostato alle 3.00, pertanto avremo un’ora in meno per riposare la notte di Domenica 25. L’ora legale però avrà un impatto sul nostro organismo non indifferente. Questo è dovuto al ritmo circadiano, l’orologio interno che regola molte funzioni cicliche del nostro corpo. La melatonina, una delle sostanze coinvolte, viene sintetizzata quando è buio, e favorisce il sonno. Il problema con l’ora legale è che il sole sorge più tardi, rendendo più difficoltoso l’instaurarsi del modo "veglia". Mentre di sera la luce dura più a lungo, confondendo di nuovo l’organismo sul tempo giusto per mettersi in modalità "riposo".
Le più sensibili agli effetti tipo "jet lag" dell’ora legale pare siano le persone che tendono a svegliarsi più tardi; i mattinieri ne risentono di meno. Alcuni impiegano fino a tre settimane per abituarsi, per altri basta un giorno. Per la gioia di molti però il cambio orario porterà una maggiore durata della luce al pomeriggio, col sole che tramonterà di fatti un’ora più tardi.