I Sindaci di oltre venti Comuni si sono incontrati nei giorni scorsi a Gela per parlare di “Area di Crisi Industriale Complessa di Gela”. Nel corso dei lavori, si è discusso delle problematiche agricole, commerciali ed industriali che affliggono il territorio.
Gli Amministratori Comunali hanno sottoscritto un documento indirizzato al Presidente della Regione On. Nello Musumeci, ed agli Assessori della Giunta Regionale per chiedere l’urgente definizione e l’impegno di quelle risorse finanziarie certe e già disponibili necessarie per la firma dell’Accordo di Programma Quadro e l’attuazione del Progetto di Riqualificazione e Riconversione Industriale giacente presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Questo documento costituisce l’inizio di un nuovo percorso, tenuto conto della disponibilità di concrete risorse finanziarie da parte della Regione da poter spostare verso questa area. Attualmente ci sarebbero già disponibili quaranta milioni di euro della Zona Franca di Legalità, non utilizzati, ai quali potrebbero aggiungersi altri settanta milioni di euro, somme non impegnate.
Il progetto è ambizioso ed inserito nell’ambito della progettualità europea, ancora poco compresa, finalizzato alla progettazione del futuro e ai Bandi 2020/2030. Lo stesso dicasi del progetto, Italia-Tunisia, di cui Acate è capofila, voluto dalla Regione Siciliana, nell’ambito della collaborazione tra Paesi del Mediterraneo. Un progetto complementare a quello dell’”Area di Crisi”, anche se riguarda solo la zona di Macconi, con la specificità del “dialogo” fra due comuni divisi dal mare ma concordi nella salvaguardia del Territorio, della spiaggia, delle dune, della Macchia Mediterranea e delle Essenze arboree, quasi in estinzione.
Il tutto con possibili e interessanti ricadute economiche ed occupazionali per Acate.