Dopo aver manifestato la propria solidarietà all’imprenditrice Irena di Raimondo, la cualla luce della “i agenzia di viaggii è stata oncendiata domanica scorsa, il consigliere comunale Gianluca Morando, del Movimento civico ibleo, pensa sia giunto il momento di alcune riflessioni che investano il futuro, anche alla luce della “mobilitazione che sta facendo registrare la città per aiutare la giovane imprenditricee che sembra fare ben sperare sul cuore di Ragusa”.
Chiede e si chiede Morando “che futuro vogliamo dare a questo centro storico superiore? Quali scelte si vogliono fare, dato per scontato che l’attuale amministrazione ha trascurato il problema facendo sì che alcune questioni irrisolte già in precedenza si incancrenissero?”. Poi prosegue “si tratta di un fatto che, a memoria d’uomo, non si era mai verificato in questa zona centrale della città. Ora, però, visto che abbiamo toccato il fondo dobbiamo pensare a rimettere in moto l’intera zona, a definire le linee progettuali necessarie per rilanciarla, fare in modo che l’area possa essere rifrequentata.
Fondamentale, nell’ottica di tutti questi discorsi, diventa la possibilità, per i residenti, di potere utilizzare strumenti come il Piano particolareggiato del centro storico. Lo sappiamo che questa parte di Ragusa è in affanno, i commercianti accusano problemi seri, i residenti parlano di invivibilità. La situazione è complicata. Ma se non si parte con la pianificazione di una ripresa, di un rilancio, tutte queste parole rimarranno sprovviste di contenuti”. E infine Gianluca Morando conclude “l’episodio dell’agenzia di viaggi data alle fiamme nella centralissima via Roma è l’emblema di un degrado che deve spingere tutte le forze vive di questa città, attraverso il sistema della concertazione, a sedersi attorno a un tavolo per pianificare interventi.
Al Comune, all’attuale amministrazione o alla prossima, spetterà il difficile compito di guidare questa cabina di regia. Ma se non compie il primo passo, diventerà difficile qualsiasi programmazione. La forza del gruppo può garantire molte risposte”. (da.di.)