Nonostante qualche difficoltà dovuta alla viabilità non sempre scorrevole nelle zone periferiche della città alla luce dello svolgimento di una importante manifestazione sportiva, è risultata molto partecipata ieri mattina la prima uscita del comitato per l’apertura del nuovo ospedale.
Numerose le persone che si sono strette attorno al candidato sindaco Peppe Calabrese e che sostengono di spingere per aprire la struttura. “Abbiamo eletto – sottolinea Calabrese – il direttivo del comitato e già da domani lo riuniremo per programmare le iniziative. Non ci fermeremo più fino all’apertura del sito. Con un ospedale Civile dichiarato da anni inagibile, la popolazione iblea non può più attendere. Non stiamo parlando della Ragusa-Catania che ancora non esiste. Vogliamo aprire una struttura pronta. Chi deve decidere lo faccia.
A noi non interessa entrare nei problemi tecnici. A noi serve un ospedale moderno. Forse qualcuno teme che la sanità ragusana diventi un ambito di eccellenza a scapito di altre realtà territoriali? Con il trasferimento, pare che sarà possibile risparmiare qualcosa come circa 700mila euro l’anno di affitti. Ho lanciato questo comitato da cittadino non politico e ci adopereremo perché lo stesso possa proseguire la propria attività con una guida civica. Ma io ci sarò e voglio dare il mio contributo all’apertura della struttura. Incontreremo il manager dell’Asp, il prefetto, il procuratore della Repubblica. Creeremo un momento di civile protesta ma chiediamo conto e ragione.
Sono ben 165 le adesioni finora registrate per l’acquisto di magliette simbolo necessarie per la protesta. Lancio di nuovo l’appello ad iscriversi al gruppo Facebook che abbiamo creato denominato “Comitato pro apertura nuovo ospedale”. Siamo già 4.500 ma dobbiamo essere tutti i ragusani. Chi vuole speculare lo faccia pure. Noi il popolo lo coinvolgiamo da anni e questo continueremo a fare anche in futuro. Chi dirà che ci sono le elezioni, lo farà per screditare il nostro lavoro. Noi andremo dritti verso l’unico obiettivo che abbiamo.
A costo di arrivare alla protesta estrema che potrebbe essere un presidio h24 nei pressi della struttura o l’indizione di uno sciopero eclatante. Il popolo ragusano ha diritto al suo nuovo ospedale e noi saremo vicini alla cittadinanza”.