E’ stata una vera e propria settimana calda, quella che si va a chiudere, per la vicenda della refezione scolastica a Ragusa.
Già lunedì pomeriggio, in occasione della seduta del consiglio comunale, numerose famiglie di scolari interessati al servizio, su appello lanciato dal partito democratico nelle sue articolazioni sia politiche (il segretario Peppe Calabrese) che consiliari (Mario D’Asta a Mario Chiavola), si erano incontrati con l’amministrazione cittadina, nella persona del sindaco Piccitto, dell’assesosre Leggio e dei funzionari interessati. Le risposte del Comune erano state imperniate su due aspetti. Come revocare un servizio di cui negli ultini giorni dopo le prime polemiche, avevano usufruito ben 700 scolati e circa 200 insegnanti?
E per di più, anche alla luce di queste cifre, come revocare il servizio alla ditta aggiudicataria che avrebbe avuto vita facile nell’opporsi a tale provvedimento con ottime speranze di vincere un eventuale ricorso aggravando ulteriormente i costi per il Comune? Ma le risposte dell’Amministrazione non sono servite a placare gli animi. E a gettare benzina sul fuoco sono intervenute le dichiarazioni del titolare della ditta appaltatrice del servizio di refezione scolastica di non essere ancora pronto a fornire le diete speciali per bambini che soffronoo di intolleranze alimentari e di celiachia.
Immediatamente il segretario comunale del Partito Democratico Peppe Calabrese è tornato “a chiedere con forza che l’attività venga sospesa subito per evitare rischi gravi e pesanti ai bambini che soffrono di intolleranze alimentari e di celiachia. Il sindaco provveda ed intervenga prima che accada l’irreparabile”. Quindi Calabrese aggiunge “già questa ammissione (del titolare della ditta ndr) di per sé sarebbe motivo di revoca immediata dell’aggiudicazione. Dopo venti giorni, il titolare dell’impresa che ha ottenuto l’appalto sta dichiarando di non essere pronto a soddisfare quanto contemplato dal capitolato. Quindi, cosa stiamo aspettando?
Che qualche bambino subisca uno choc anafilattico e che debba fare i conti con un ricovero in ospedale se non peggio? La situazione è molto grave. Il sindaco ne prenda atto. E intervenga subito. Non bastano le procedure di avvio della revoca del servizio, a cui dovranno fare seguito le controdeduzioni, a fronte di simili dichiarazioni. I bambini con un regime alimentare speciale rischiano ogni giorno. E non può essere”. Gli fanno eco anche i due consiglieri comunale del suo partito, Mario D’Asta e Mario Chiavola che, a dirla alla Camilleri/Montalbano, ci mettono il carico “siamo increduli per le affermazioni fatte dal titolare della ditta che gestisce il servizio di refezione scolastica a Ragusa.
Dichiarazioni che la dicono tutta sull’improvvisazione con cui è gestita una situazione molto delicata e complessa, come quella delle diete speciali per bambini celiaci o con intolleranze particolari. Alla luce di ciò, proprio per evitare problemi di sorta che potrebbero avere ripercussioni molto gravi, come gruppo consiliare del Pd chiediamo che il sindaco provveda a sospendere immediatamente il servizio”. ricordando che “come gruppo consiliare del Partito Democratico già sin dall’inizio si sono intestati questa battaglia affiancando i genitori”.
E a conclusione del loro intervento fanno rilevare “tutto questo quando il servizio ha già preso il via da 3 settimane, dallo scorso 8 gennaio, e quando in pratica lo stesso è stato aggiudicato qualche giorno prima. Ricordiamo che l’aggiudicazione avrà la durata di tre mesi e che, quindi, un mese circa è già trascorso. Quando vuole essere pronta la ditta per dare esecuzione a quanto previsto dal capitolato con riferimento alle diete speciali?”. Ma anche nei giorni precedenti una analoga richiesta che “il servizio vada revocato senza indugio” era giunta dal gruppo consiliare di Partecipiamo. E per esso il capogruppo Giovanni Iacono dicharava “è fin troppo evidente che la vicenda della refezione scolastica è sfuggita di mano a questa amministrazione comunale e sottolineava con forza come fossero “inquietanti le affermazione dell’assessore Gianluca Leggio che dice di conoscere i dati delle analisi riguardanti il cibo e che però non vuole mettere a conoscenza la città di tale esito il che ha un che di grottesco e di inquietante”.
Alla luce di tutto ciò Iacono afferma “chiediamo con forza al sindaco di accertare fatti e assicurare un servizio di eccellenza nella refezione viceversa, se non vi sono le condizioni, revocare, senza indugio, l’affidamento del servizio. Non è possibile andare avanti in questo modo”. (da.di.)