Una lettera aperta all’assessore regionale Falcone sulla emergenza sfratti è stata inviata dal consigliere comunale di Modica Tato Cavallino.
Il consigliere chiede a Falcone di portare le sue istanze al tavolo della giunta regionale. C’è un grave e perenne problema abitativo in Sicilia, settore ancor più penalizzato dai continui commissariamenti degli IACP, voluti dal precedente Governo Crocetta. E’ palese che in questi anni i vari commissari, non hanno fatto nessuna programmazione, nessuno stanziamento di fondi per costruire nuovi alloggi, in un periodo in cui la richiesta di alloggi popolari è più che raddoppiata. A questo va aggiunto il fenomeno dell’immigrazione che vede nelle graduatorie comunali di assegnazione la proporzione di due a uno per gli extracomunitari rispetto ai siciliani.
Bisogna necessariamente mettere mano a norme più severe per chi occupa gli alloggi senza alcun titolo, scrive Cavallino e sollecitare le forze dell’ordine ad avviare immediatamente lo sgombero. Dall’altro canto bisogna anche pensare ad una sanatoria per tutti coloro che sono occupanti senza titoli storici, che da anni pagano i canoni di locazioni e pagano le tasse nei rispettivi comuni. Il consigliere ritiene inoltre, si debba fare una task force per trovare delle somme per interventi di manutenzione negli alloggi popolari da troppi anni abbandonati senza che siano stati fatti interventi di manutenzione seri e strutturali e in molti casi senza alcuna forma di riscaldamento; gli inquilini in questi alloggi si sentono “aggrottati” pur pagando un canone di locazione, seppur minimo. Sulla questione si deve programmare ed andare oltre agli ordinari interventi di manutenzione (che comunque non si effettuano) pensando di attivare le tantissime forme di energia rinnovabile; oggi è impensabile e inaccettabile che vi siano alloggi senza caldaie di riscaldamento e con impianti elettrici da terzo mondo.
Altro problema da affrontare è quello della riscossione dei canoni di locazione arretrati che in molti casi, dopo anni di becero clientelismo o di inerzia amministrativa, viene fatta richiesta agli assegnatari di rientrare riguardo l’importo dovuto, con anticipi del 25/30 % sullo stesso e in molti casi senza tenere conto della legge regionale che prevede rateizzazioni anche di 10 anni. In merito a questo il sottoscritto nel 2016 ha proposto un protocollo di intesa tra il comune di Modica e lo IACP di Ragusa con la super visione dell’allora prefetto sua Eccellenza Annunziato Vardè.
Un lavoro molto preciso che Cavallino vorrebbe esporre all’assessore e magari estenderlo alle altre province.In ultimo evidenzia il dramma di moltissime famiglie siciliane, quello degli sfratti giudiziari. Solo in provincia di Ragusa ci sono 2400 esecuzioni con un incremento negli ultimi anni del 67%.