Senza mezzi termini la richiesta del Partito democratico di Ragusa di “procedere alla revoca del servizio di refezione scolastica perché si tratta di un servizio non all’altezza della situazione rispetto a quello precedente”.
E nella nota ufficiale del partito, è lo stesso segretario cittadino dem, Peppe Calabrese, a spiegare “continuiamo a ricevere segnalazioni dalle mamme e dai papà ancora insoddisfatti per la qualità del cibo e del servizio. Qualcuno addirittura lamenta il mal di pancia dei propri bambini. E’ anche vero che il cinquanta per cento dei genitori, allo stato attuale, ha deciso di non usufruire della mensa. Tutto ciò comporta notevoli disservizi in seno alle varie famiglie. Molti, infatti, sono costretti a prendere i bambini da scuola più presto rispetto al tradizionale orario di uscita. I dirigenti dei vari istituti, giustamente, non danno l’autorizzazione a far entrare cibo dall’esterno.
I bambini, però, a un certo orario, hanno fame. E quindi in qualche modo devono essere messi nella condizione di poter soddisfare la loro esigenza”. Dopo aver assicurato che “non abbasseremo la guardia e continueremo ad essere particolarmente vigili sulla questione refezione scolastica” sempre Calabrese aggiunge “sappiamo che il Comune, il sindaco, l’assessore al ramo, il dirigente, stanno procedendo alle contestazioni nei confronti della ditta aggiudicataria. D’altro canto, gli otto giorni stabiliti nell’assemblea pubblica di mercoledì scorso a palazzo dell’Aquila sono trascorsi. Come Pd riteniamo che il Comune debba procedere alla revoca perché si tratta di un servizio non all’altezza della situazione rispetto a quello precedente.
Non abbiamo nulla nei confronti della ditta aggiudicataria però è chiaro che vogliamo un’Amministrazione comunale che dia risposte e che risolva i disservizi che, di volta in volta, si vengono a creare”. Ricordiamo che era stato il Pd. la scorsa settimana, dopo le denunce delle famiglie degli scolari sulla pessima qualità del cibo somministrato, a chiamare i genitori a prensenziare alla seduta del consiglio comunale e ad avere un incontro (molto acceso) con il sindaco Piccitto. (da.di.) (Foto web)