Tutti sappiamo che la Sicilia non ospita ancora un casinò. Negli ultimi anni si è parlato molto della possibile apertura Erice, Taormina e Cefalù, in particolare con la proposta di legge del senatore di Forza Italia Vincenzo Gibiino. E, più di recente è stato il Cavaliere, Silvio Berlusconi che all'alba della vittoria di Nello Musumeci ha detto «Grazie siciliani, ora il casinò a Taormina e il Ponte sullo Stretto». Intanto in questi anni, per compensare l'attesa, come accade nel 2012 a Mazzara nasceva la prima Gaming Hall siciliana, come la Mizar, ubicata sul lungomare San Vito su una superficie di 700 metri quadri. Vista l'attenzione, pare che la Sicilia un Casinò proprio lo voglia.
Ma ha ancora senso oggi costruirne uno? La domanda sorge spontanea, basta guardare come sta cambiando il panorama del gioco con l'avvento del digitale. Secondo una ricerca effettuata da un istituto tedesco e pubblicata su la Repubblica, risulta che dal 43% di gradimento, nel solo anno 2016, ci sia stato un balzo che ha portato al 66% la preferenza dei consumatori verso il gaming on line. L'indagine in questione è stata condotta da KPMG e chiamata “Global CEO Outlook Survey 2016”. Ma vediamo su cosa si è basata: ai tempi della ricerca (2016) internet in Italia aveva già raggiunto l’88,7% della popolazione. Questo ed altri dati sono stati incrociati con le cifre presentate dai Monopoli di Stato sui volumi di gioco della passata stagione.
Ed ecco che, a quanto pare, gli italiani iniziano a preferire il gioco su smartphone piuttosto che recarsi fisicamente in una sala. Inoltre i casino online, ovvero quelli su cui è possibile fruire dei giochi da casino via web attraverso un sito, sono più facili da controllare per le istituzioni. Questo ha permesso all'attività di gaming di allontanarsi sempre più da quel mondo di azzardo e criminalità proprio degli anni Ottanta e Novanta. Altro neo a sfavore delle sale fisiche è la nuova regolamentazione governativa che da inizio dicembre 2017 ha imposto una serie di paletti in merito alla vicinanza e quindi chiusura di sale situate nei pressi si luoghi sensibili come scuole o anche banche.
Oltre alla cessazione coatta di tutte quelle sale e ricevitorie non in regola con le nuove normative. Ecco perché ci si chiede se, al di là del possibile lustro di poter vantare un Casinò nella nostra regione, sia davvero il caso, guardando il trend dei nuovi consumi, aprirne uno in Sicilia.