Proprio nei giorni in cui le reti Rai hanno riproposto lo splendido film di Matteo Garrone ‘Il racconto dei racconti’ ampiamente ambientato, tra gli altri, nello scenario (oddio proprio non mi riesce di dire ‘location’) del Castello di Donnafugata, proprio in questi giorni, lo stato di degrado dell’importante e storico maniero viene documentato e denunciato dalla consigliera comunale Manuela Nicita.
La quale si è mossa dopo “una serie di segnalazioni ricevute nelle ultime settimane, per cui ho sentito la necessità di verificare di persona la fondatezza delle denunce inoltratemi. Purtroppo, ho preso atto di come, in questo caso, la realtà superi di gran lunga la più fervida immaginazione. Naturalmente, in negativo”. Insomma, secondo la consigliera di opposizione “un altro disastro a Cinque Stelle”. La Nicita passa poi ad elencare le magagne riscontrate “intanto il castello, in molte stanze, è invaso dall’umidità. E tutto ciò sta finendo con il nuocere, in maniera seria, sulle carte da parati e su alcuni arredi storici. In altre zone dell’antico maniero ci sono parti di muro sbriciolate.
Anche in questo caso si renderebbe necessario un rapido intervento di restauro. Anche le teche che allo stato attuale ospitano gli abiti storici che dovrebbero essere parte integrante del museo del costume, si trovano nelle stanze, per così dire, normali. Ma quando sarà attivata finalmente questa esposizione che parecchio potrebbe dare al nostro territorio in termini di riscontro turistico? Inoltre, ho potuto appurare l’inutilità dei tornelli che, costati decine di migliaia di euro, in realtà non svolgono un compito efficace. E non solo nelle ore in cui ho effettuato il sopralluogo ma anche, sulla base delle segnalazioni che mi sono arrivate, nei periodi di maggiore afflusso”.
Un’attenzione particolare va poi rivolta alla situazione del famoso parco del Castello “ un’altra delle zone che andrebbe curata di più e che invece versa in un degrado inenarrabile. E si badi bene che stiamo parlando dell’assenza di ordinaria manutenzione. Quindi neppure a dire che non si è mai visto lo straccio di un intervento straordinario. Tutto sembra lasciato a se stesso, così come è inguardabile lo stato in cui versa la grande scalinata che conduce al terrazzamento che dà verso l’esterno. Molti scalini sono ridotti in condizioni pietose. E sarebbe necessario intervenire”. Manuele Nicita conclude ammettendo “mi rendo conto che per ristrutturare nella maniera più efficace il castello servirebbero milioni e milioni di euro.
Ma qui l’impressione è che non sia stata presa in considerazione neppure l’abc e che tutto sia rimasto come in sospeso. Naturalmente porrò la questione in seno al Consiglio comunale. Mi aspetto già assenza di risposte come succede in altre occasioni. Però è opportuno avanzare il problema in maniera seria perché ci riempiamo la bocca di parolone grosse che hanno a che fare con il turismo quando poi lasciamo che una realtà fondamentale per il comparto come quella del castello versi in queste condizioni. E’ semplicemente assurdo”. (da.di.)