"E anche quest’anno è già Natale, potremmo essere più buoni, sono le promesse, sono le speranze che ancora battono nei cuori….se no che Natale è?"
Così canta una canzone di qualche anno fa e di Natale in effetti si parla già dal mese di novembre, ce ne parlano i mercatini, ce ne parla la pubblicità, ce ne parlano i palinsesti televisivi, le vetrine dei negozi, le mostre, i teatri, le scuole, le corsie degli ospedali, il cinema, le associazioni con le loro iniziative, ce ne parlano le luci, gli alberi, gli addobbi, i fiocchi, ce ne parlano i presepi. Ecco è su questo ultimo elemento che vorremmo partire con la nostra riflessione sul significato della festa, la seconda per importanza dopo la Pasqua per i cristiani, ma sicuramente quella popolarmente più sentita. Natale celebra la nascita di Gesù a Betlemme da Maria.
Il racconto ci è pervenuto attraverso i vangeli secondo Luca e Matteo, che narrano l’annuncio dell’angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia, l’adorazione dei pastori, la visita dei magi. Il significato cristiano della festa risiede nella celebrazione della presenza di Dio che con la nascita di Gesù si rivela ed entra nel mondo per rimanervi fino alla fine dei tempi. Papa Bergoglio qualche giorno fa nel corso di un suo intervento come sempre è stato chiarissimo: "Se togliamo Gesù, che cosa rimane del Natale? Una festa vuota. Non togliere Gesù dal Natale! Gesù è il centro del Natale, Gesù è il vero Natale! Capito?" Eppure oggi più che mai, non è così semplice per i cristiani celebrare il Natale, ne sanno qualcosa quei cristiani sparsi nel mondo che non possono cantare canzoni natalizie, esporre i presepi o indossare gli abiti della festa, ne sanno qualcosa le migliaia di agenti di polizia costretti a presidiare nei giorni di festa le chiese dove si svolgono le funzioni religiose o i negozianti che non possono addobbare le loro vetrine per non avere problemi di ordine pubblico.
Eppure Natale rappresenta la festa di tutti i bambini del mondo, senza differenza di razza, di nazionalità, di lingua. Come diceva Giovanni Paolo II, Cristo è nato per tutti loro, il Natale è la festa dell’umiltà, della povertà, dell’amore. Natale è un evento straordinario da condividere con gli altri e noi vorremmo farlo con tutti voi, al di là del credo e nel rispetto del pensiero di ciascuno. Con questo spirito auguriamo a tutti Buon Natale, che la sua luce illumini di gioia e di pace la vita di ciascuno di voi, delle vostre famiglie, delle persone a voi care e, in modo particolare, di chi è solo e di chi soffre. Che nei vostri cuori non si spenga mai la speranza se no che Natale è? Sereno Natale a tutti!