Sulla vicenda riguardante il presunto canile abusivo di Contrada Petraro a Chiaramonte Gulfi a distanza di qualche settimana interviene Fdl-AN.
La portavoce Salvina Ferlito ricostruisce i fatti avvenuti circa due mesi fa quando il consigliere comunale d’opposizione Mario Cutello segnalò la presenza di un canile abusivo. Da lì il sequestro amministrativo dell’area adibita a ricovero per randagi di proprietà del Comune di Chiaramonte Gulfi, una relazione dell’ASP di inidoneità dello stallo, una ordinanza del Sindaco con la disposizione di trasferimento di 18 cani presso un canile di Piazza Armerina, e infine in data 11 dicembre, l’abbandono dello stallo da parte dell’ANPANA (l’associazione di volontariato che si occupava dei randagi salvati dalla strada).
Nessuna notizia sugli altri cani che all’atto del sequestro, secondo quanto dichiara la Ferlito, erano una cinquantina. Sebbene non si possa criticare l’operato dei NAS e dell’ASP che, certamente, hanno agito esclusivamente al fine di tutelare i cani e l’ambiente – dichiara FdL-AN – non si può non rilevare l’avventatezza di chi ha, invece, scatenato questo putiferio. Ed in effetti, gli unici risultati ottenuti sono: il sequestro dello stallo temporaneo con la triste conseguenza che i randagi non avranno più un posto a Chiaramonte dove poter essere ricoverati in attesa che qualcuno di buon cuore li salvi dalla strada e l’abbandono dello stallo da parte dei volontari.
Alla luce dei fatti, FdI-AN chiede che venga spiegato ai cittadini, dal sindaco e soprattutto dal consigliere Cutello che ha dato vita alla vicenda, quale destino sia toccato ai cani di contrada Petraro. Chiede, inoltre, che l’amministrazione si attivi per la costruzione di un canile comunale nel rispetto di tutte le normative in materia. Il canile, da un lato contribuirebbe a sanare la piaga del randagismo e, dall’altro, consentirebbe anche un notevole risparmio per le casse comunali e conseguentemente per le tasche dei cittadini, con l’ulteriore vantaggio della creazione di nuovi posti di lavoro.