L’amministrazione comunale di Ragusa dà notizia che “è stato ammesso a finanziamento il progetto esecutivo dell’importo complessivo pari a € 1.5000.00, riguardante i lavori di copertura della tribuna, la messa a norma degli spogliatoi, la riqualificazione ed il rifacimento del terreno di gioco del campo comunale di rugby di via Forlanini” e subito si è scatenata la lotta per il diritto di primogenitura.
Intanto vediamo cosa dice la nota ufficiale di Palazzo dell’Aquila “il sindaco Piccitto ha ricevuto comunicazione dell’avvenuto inserimento del progetto nell’elenco degli interventi finanziati a valere sui fondi di cui al Programma FSC 2014-2020 “Patto per la Sicilia 2” da parte del Dirigente generale del Servizio 5 dell’Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, architetto Maria Cristina Antinoro. Il progetto esecutivo dei lavori da eseguire (riapprovato l’11 ottobre scorso) è stato redatto dai tecnici comunali ing. Giuseppe Corallo e dai geometri Giovanni Guardiano e Gino Iacono. La elaborazione dei calcoli strutturali della copertura della tribuna e dei nuovi spogliatoi è stata invece affidata al tecnico esterno ing. Luigi Sudano”.
E a seguire il commento del sindaco Fdererico Piccitto e del vicesindaco Massimo Iannucci “l’Amministrazione comunale è impegnata a portare avanti questo importante lavoro presso l’impianto di rugby di via Forlanini il cui intervento atteso da tanti anni risponderà pienamente alle aspettative del mondo rugbystico ibleo”. Apriti cielo! Immediatamente Peppe Calabrese, segretario comunale del partito democratico puntualizza “il progetto di un milione e mezzo di euro, ammesso a finanziamento dalla Regione, per la realizzazione della copertura della tribuna dello stadio da rugby di via della Costituzione è il frutto dell’impegno concreto che il Pd ha portato avanti”. A favorire il percorso, sempre a detta di Calabrese, “l’ex assessore regionale allo Sport, Anthony Barbagallo, che, su spinta e sollecitazione del Pd di Ragusa, e grazie al supporto dell’on. Nello Dipasquale, era arrivato sino in città per effettuare un sopralluogo nell’impianto sportivo in questione”. Per quanto riguarda l’amministrazione grillina, Calabrese minimizza “il Comune di Ragusa si è solamente adoperato, anche in seguito alle nostre sollecitazioni, a cogliere nella maniera migliore l’occasione per evitare che il finanziamento, come in effetti si stava rischiando, andasse perduto.
Progetto che, tra l’altro, ha preso le mosse dalla precedente amministrazione. Il Pd di Ragusa manifesta, naturalmente, la propria soddisfazione per il traguardo raggiunto e auspica che, nel prossimo futuro, si possa arrivare a concretare altri finanziamenti del genere come quello, sempre seguito dal Pd, per la ristrutturazione del maneggio di contrada Selvaggio”. Ma se a quanto pare la primogenitura è riconducibile al Pd e all’onorevole Dipasquale, sindaco della precedente amministrazione, ma allora non ancora approdato nel Pd, a portare l’esame definitivo del dna attestante la paternità è il movimento Territorio, costola di Nello Dipasquale. E dice con sicurezza “l’erogazione del finanziamento per la realizzazione della tribuna coperta in via della Costituzione è arrivata grazie alla precedente amministrazione e al successivo impegno dell’on. Dipasquale. La Giunta Piccitto lo ha dimenticato”.
Il segretario di Territorio Michele Tasca ed il portavoce Emanuele Distefano, a scanso di equivoci aggiungono “ci dispiace per la malafede dimostrata da un’amministrazione comunale che, nell’annunciare l’intervento, non ha avuto la sensibilità di ringraziare chi, in effetti, si è speso per attivare questo progetto e farlo finanziare. I grillini abbiano perso un’altra occasione di dimostrare quanto ciò che si dice sul loro conto non risponda al vero. E, invece, non fanno altro che confermare tale circostanza. E tutto ciò a fronte di un sindaco, quello precedente, cioè Nello Dipasquale, che si era prodigato per dare il via all’iter progettuale e di un deputato regionale, lo stesso Nello Dipasquale, che, all’Ars, si era poi adoperato, come in effetti è accaduto, di fare in modo che il progetto potesse essere finanziato. Fin qui i fatti. Poi che la Giunta Piccitto si sia arrogata il diritto di comunicare l’avvenuto finanziamento senza fare menzione di chi ha favorito tutto il processo, è indicativo di come alcuni la pensano. E noi, come Territorio, non possiamo far altro se non prenderne atto”. (da.di.)