Dopo le dichiarazioni a caldo di Giovanni Iacono riportate da questo giornale nei giorni scorsi, l’associazione Partecipiamo spiega il senso delle pregiudiziali presentate in merito ai due punti (variazioni di bilancio e debiti fuori bilancio) all’ordine del giorno dell’ultima seduta consiliare.
Pregiudiziali che sono state approvate dall’intera opposizione provocando una sonora sconfitta (16 voti a favore e 11 contrari) del gruppo grillino e dell’amministrazione Piccitto. Le pregiudiziali, che hanno visto il due consiglieri di Partecipiamo, Giovanni Iacono e Mirella Castro, come primi firmatari, riguardavano la prima le variazioni di bilancio e la seconda un debito fuori bilancio. La nota ufficiale dell’associazione, a firma del direttivo e del gruppo consiliare, innanzitutto “plaude all’unità di tutte le opposizioni su una questione estremamente rilevante e spiega “i 5 stelle avevano presentato variazioni di bilancio per 3.344.705 euro, in fretta e furia, come sempre e come sempre ritenendo che il Consiglio comunale sia uno “scendiletto” e i consiglieri comunali “camerieri” a servizio del recidivo assessore al bilancio.
I revisori erano decaduti 3 volte e li hanno, incredibilmente, ‘riesumati’ per 3 volte. I revisori erano decaduti per scadenza naturale già l’8 ottobre scorso, poi sono stati eletti i nuovi revisori con deliberazione immediatamente esecutiva il 14 novembre, poi eletti altri revisori con deliberazione, immediatamente esecutiva, il 20 novembre e l’amministrazione grillina intima al vecchio collegio dei revisori già decaduto di dare pareri, successivamente, il 21 e il 22 novembre 2017 e dopo che gli stessi revisori il 17 novembre 2017 con posta Pec avevano dichiarato che non potevano dare più pareri perché sarebbero stati ‘pareri nulli’.
Partecipiamo quindi aggiunge “un fatto estremamente grave perché i revisori dei conti sono l’organismo di garanzia, di verifica e di controllo sull’andamento finanziario e rispondono, in primis, all’organo di vigilanza e controllo dei cittadini che è il Consiglio comunale. Un organismo quindi che non può essere messo sotto scacco o condizionato e al quale si può intimare di fornire pareri che non sono dovuti”. Infine il giudizio politico “i 16 voti favorevoli sulla pregiudiziale hanno sconfitto l’amministrazione Piccitto sulle variazioni che potevano essere votate entro il 30 novembre e questa non è una ‘vittoria’ delle opposizioni ma una affermazione di legittimità e di democrazia che l’intera città di Ragusa ha voluto dare a chi ha dimostrato finora solo ostentazione ed arroganza di potere”. (da.di.)