I sindaci dei comuni iblei non hanno adottato entro il termine fissato al 18 novembre il Piano d’Ambito, ovvero il documento principe nella gestione del Servizio Idrico Integrato che opera la ricognizione delle opere e delle infrastrutture esistenti, individua il piano di gestione e di organizzazione, fissa la tariffa ed elabora il piano economico finanziario.
A lanciare l’allarme è il movimento politico modicano "Una Nuova Prospettiva" che in un comunicato a firma di Piero Gugliotta evidenzia come a breve, il nuovo presidente della Regione Musumeci, dovrà provvedere al commissariamento a meno di sospensione come chiesto dal Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni. Da quanto emerge dal verbale del 7 novembre sembra che i sindaci e gli stessi funzionari si fossero già rassegnati al mancato rispetto del termine del 18 e quindi al conseguenziale commissariamento, e se questo avverrà, ovviamente, i primi cittadini se ne dovranno assumere tutte le responsabilità, e non basterà, di certo, il silenzio che hanno mantenuto su tutta la vicenda a distogliere la dovuta attenzione dei cittadini su di loro.
Gugliotta punta il dito soprattutto contro il sindaco di Modica che non avrebbe partecipato agli incontri dell’assemblea e lo invita ad assumersi le sue responsabilità per dimostrare che ha a cuore il problema dell’acqua e della sua gestione e che sa cosa significhi per i cittadini la privatizzazione del servizio idrico. Una Nuova Prospettiva chiede ad Abbate che, visto il rapporto costruttivo e diretto con il nuovo presidente Musumeci, si attivi affinché accolga le richieste del Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua Pubblica, il quale, oltre ad invitarlo a scongiurare i commissariamenti delle ATI, gli ha anche chiesto un cambio di rotta verso la gestione Pubblica e partecipata.