L’influenza è già arrivata in Italia. Nella 44sima settimana del 2017 l’incidenza totale è pari a 1,09 casi per 1000 assistiti. Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 66 mila, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 192.000 casi.
Al momento, non tutti i medici partecipanti alla sorveglianza InfluNet hanno reso disponibili i dati da loro raccolti. Sono i dati principali che emergono dal primo bollettino settimanale di InfluNet che presenta i risultati nazionali e regionali (per la settimana che va dal 30 ottobre al 5 novembre 2017) relativi alla sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali, elaborati dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità. Secondo gli esperti il picco massimo sarà come sempre quello dopo Natale quando un mix tra basse temperature e incontri tra parenti darà un’accelerata alla diffusione dei virus influenzali.
Inoltre dai media dell’Australia, giunge notizia che si tratterebbe della peggiore epidemia degli ultimi decenni. Proprio nel "continente rosso", il ceppo ha ucciso 52 persone tra giovani e bambini negli ultimi mesi. In Italia il 2 ottobre 2017 è partita la sorveglianza dell’influenza in Europa (40sima settimana del 2017) e andrà avanti fino al 20 maggio 2018 (20sima settimana del 2018). La sorveglianza è coordinata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in collaborazione con l’Oms-Europa e prevede la pubblicazione dei dati con un aggiornamento settimanale nel bollettino periodico “Flu News Europe”.
Anche in Italia, a partire dal 20 novembre prossimo, sarà on line un rapporto epidemiologico nazionale “Flu News” che (come per la scorsa stagione) integrerà i risultati di differenti sistemi di sorveglianza dell’influenza: casi gravi (basato sul monitoraggio dell’andamento delle forme gravi e complicate di influenza stagionale); Sismg (sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera basato sui dati di mortalità dalle anagrafi comunali incluse nel "Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute", Ccm-ministero della Salute).