"Sono stato vittima di un grave errore giudiziario, finalmente oggi i giudici, accertando la verità, mi hanno restituito la serenità". Così ha commentato l’ex parlamentare regionale modicano Riccardo Minardo immediatamente dopo la sentenza arrivata nel pomeriggio di oggi che chiude il processo "Copai".
Minardo è stato assolto dalle accuse di associazione a delinquere, estorsione e malversazione perché il fatto non sussiste. Anche il Pm aveva chiesto l’assoluzione. Un’ odissea giudiziaria durata più di sette anni per Riccardo Minardo che rivolgendosi ai suoi concittadini ha dichiarato "Voglio che la gente che ho rappresentato negli anni, nelle aule parlamentari, possa rendersi conto che avevano un rappresentante che è stato corretto e onesto". Nel processo erano diciassette gli imputati: oltre alla presidente del Consorzio per la Promozione dell’Area Iblea, Sara Suizzo, e al marito, Mario Barone c’erano la moglie di Minardo, Giuseppa Zocco, Pietro Maienza, Carmelo Emmolo, Giuseppe e Nives Barone, Angelo Giannì, Valerio Tidona, Giovanni Moncada, Maria Chessari, Giorgio Dimartino, Raffaele Nifosì, Francesco Palumbo, Nadia Zago e Giuseppe Ruta. Oggi per tutti è arrivata l’assoluzione.