Se finora il vino rosato era un vero e proprio “cavaliere inesistente” da oggi grazie alle cantine Russo può benissimo fregiarsi del titolo di “rosato rampante”.
Abbandoniamo questo malinconico ricordo di Italo Calvino (ahimè tempi tristi questi senza la sua discreta ma lucidissima presenza) per tornare con i piedi per terra, anzi nella lava etnea che nutre il nerello mascalese ed il nerello cappuccio dalle cui uve coltivate in Contrada Piano dei Daini, che si trova più in alto di Contrada Crasà, a circa 700 m. nasce il Rampante rosato, eletto vino dell’estate 2017. Strano destino quello del rosato, considerato un vino “femminile”, da consumare solo per l’aperitivo, ecc… mentre al contrario è un vino adattabile e dalle grandi potenzialità, consumato in tutto il mondo, e di cui “l’Italia è il secondo esportatore in volume con il 16%”.
Pertanto da Cantine Russo non poteva mancare un vino con un carattere del genere e così l’enologo, Francesco Russo, un paio di anni fa ha deciso di metterlo in produzione. Per spiegare le caratteristiche del nuovo nato, lasciamo la parola allo stesso Russo. “il colore rosa è caratterizzato da diversi passaggi. Il colore del mosto è piuttosto tenue, perché è trattato come se fosse un bianco, infatti le uve vengono direttamente pigiate e non viene fatta macerazione. Una parte di materia colorante estratta precipita perché è instabile. La cosa più difficile, dal punto di vista tecnico, è quella di mantenere la tonalità che si è ottenuta all’inizio. Ciò può avvenire attraverso dei passaggi ben precisi.
Dopo diverse prove ho ottenuto il risultato che volevo: un rosato che somiglia lontanamente al rosso, solo nei profumi della frutta rossa, invece nel gusto a un bianco, fresco, non troppo impegnativo né troppo alcolico. Altra particolarità che caratterizza questo vino è un leggero residuo zuccherino naturale ed un tenue residuo di anidride carbonica, che serve a trasportare le sostanze odorose fino al naso e conferisce le caratteristiche sensazioni di freschezza in bocca”. Infine altre informazioni per completare il quadro: le uve del rosato sono vendemmiate quando si vendemmiano quelle utilizzate per il Rampante Etna Rosso. Però presenta una gradazione più bassa.
Questo vino, dal colore rosa, vivace, luminoso, presenta il patrimonio acidulo tipico dei vini dell’Etna, non troppo alta né troppo alta, con un leggero residuo naturale di zuccheri, si adatta a diversi cibi, soprattutto pesce, cotto e crudo. Ha profumi delicati, fruttati e freschi. Il rosato è il fratello di “colore” del bianco, bisogna trattarlo come un vino molto frivolo… che si adatta a diverse circostanze. Insomma, per concludere, questo vino delle cantine Russo ha sicuramente il carattere per confermarsi “barone rampante” e non un “visconte dimezzato”. (daniele distefano)