Mancato pagamento degli stipendi al personale comunale, mancato pagamento della IGM e del personale addetto all’igiene della città, disatteso pagamento della transazione Enel, disatteso pagamento della transazione col Comune di Scicli.
Su questi quattro punti il Capogruppo del partito Democratico di Modica Ivana Castello interroga il Sindaco Ignazio Abbate. Prendendo spunto dalla notizia del mancato pagamento della mensilità di Agosto che secondo ad un accordo sindacale doveva avvenire entro il 20 settembre, la Castello chiede di sapere come mai l’impegno non sia stato mantenuto e quando questo potrà avvenire, stesse domande per quanto riguarda l’indennità di funzione e il salario accessorio. "All’inizio del suo mandato diede impressione, ai modicani, che l’andazzo regressivo degli anni precedenti fosse stato superato, probabilmente con una bacchetta magica che solo lei possedeva. Le illusioni sono sempre dietro l’angolo. Ci seguono ovunque e guai a non averne. Ma servono anche a deluderci.
E lei è riuscita a farlo nel peggiore dei modi" dichiara la capogruppo del PD che evidenzia le difficoltà cui vanno incontro anche i lavoratori della IGM che hanno ricevuto solo il mese di giugno e quelli delle cooperative e della SPM. I primi contano un arretrato di almeno dieci mensilità e i secondi sono fermi ad aprile. Anche la transazione con l’Enel, continua ad essere disattesa. Nel 2013 il Comune aveva un debito verso Enel di 19.866.525,38 euro, il sindaco aveva incontrato i rappresentanti dell’Ente e ottenuto di poterlo saldare con 16.300.000 euro. In tal modo si risparmiavano tre milioni e mezzo. Il pagamento doveva avvenire in sei rate con l’aggiunta degli interessi. Era prevista una clausoletta: che ove non avesse pagato, una sola delle rate dovute, l’accordo sarebbe decaduto.
E così è stato: la quinta rata non è stata pagata e di conseguenza, il debito è ripassato da 16 milioni e 300.000 a 19.866.525,38 euro. Tra i comuni di Scicli e Modica è stata sottoscritta una transazione in merito ai pagamenti dovuti da anni per l’utilizzo della discarica di contrada San Biagio. Il comune di Modica avrebbe dovuto pagare 6 milioni e mezzo ed invece gli è stato concesso di pagarne uno in meno. Modica, in altri termini, ha avuto l’abbuono di un milione che, ovviamente, vale se si paga puntualmente e senza ritardo. Anche qui clausola e perdita del milione risparmiato. In lista anche un’anticipazione di tesoreria di più di 18 milioni. La Castello infine ricorda come sotto l’amministrazione Abbate: sono andati perduti ben dieci anni del registro informatico di protocollo; il Comune ha avuto denegato dalla Regione Siciliana, il versamento dei liquami depurati nell’alveo della fiumara; il depuratore è stato ed è ancora sequestrato dall’autorità giudiziaria; la Corte dei conti ha denunciato l’amministrazione alla Procura della Repubblica di Ragusa per presunti brogli contabili e per finire la Cassa Depositi e Prestiti ha chiesto la restituzione di circa 14 milioni di euro per utilizzo improprio di essi.