E’ verde, piccolo come un’oliva ed è un concentrato di energie e vitamine. E’ il nergi, il baby-kiwi o kiwi siberiano è originario della Nuova Zelanda.
Il piccolo frutto è arrivato anche in Italia e viene conltivato in Piemonte soprattutto nel cuneese e più specificatamente nell’area di Saluzzo, dove i nergi sono una nuova attrattiva d’investimento per gli agricoltori. Il baby-kiwi è un frutto appartenente alla specie Actinidia arguta, presente da secoli nell’Asia Orientale. La pianta è rimasta a lungo selvatica e poco conosciuta, perché produceva frutti molto vulnerabili e di difficile conservazione. Questo fino agli anni Novanta, quando alcuni botanici neozelandesi hanno provato a incrociare tra loro alcune piante di questa specie per migliorarne la qualità. Sono così nate delle nuove varietà, come quella del Nergi, che hanno mantenuto le caratteristiche organolettiche e le qualità nutrizionali delle varietà originali, acquisendo però una migliore conservabilità dei frutti.
Il Nergi è un concentrato di vitamine: 100 grammi di frutto contengono 52,5 milligrammi di vitamina C, molto più dell’arancio (39,7 mg), del litchi (42 mg) e addirittura del ribes (40 mg). Al suo interno troviamo anche vitamina E, fibra e minerali, come magnesio, calcio e fosforo. Il tutto a fronte di sole 52 calorie per 100 grammi. Al momento la regione che vanta una grande coltivazione del frutto è il Piemonte che esporta anche in Germania, Inghilterra e nei Paesi scandinavi.