Lo sbadiglio contagioso è una forma di ecofenomeno, cioè l’imitazione automatica e involontaria di parole o azioni di altre persone. Lo rivela uno studio condotto dall’Università di Nottingham. Il risultato dello studio, è descritto su Current Biology.
Secondo gli studiosi le radici dello sbadiglio contagioso sono molto profonde e affondano nei riflessi primitivi generati dall’area del cervello che controlla i movimenti, la corteccia motoria. Il fenomeno o meglio tale comportamento, infatti, non è solo umano, ma anche di altri animali, come cani e scimpanzé. Più si cerca di resistere dunque, più aumenta il bisogno di sbadigliare se si vede qualcuno vicino farlo, anche se la forza dell’impulso cambia da persona a persona. Gli ecofenomeni, la cui base neurologica è sconosciuta, sono presenti anche in diverse malattie, collegate alla risposta e sensibilità della corteccia del cervello, come epilessia, demenza, autismo e sindrome di Tourette.