La recente assemblea provinciale di Sinistra Italiana, tenutasi a Comiso (comisano è anche Elio Pace, presidente dell’ assemblea stessa) ha in pratica rappresentato l’apertura del dibattito elettorale non solo all’interno della formazione politica ma anche dell’intera galassia di forze che si muovono alla sinistra del partito democratico.
Due i punti nodali dell’analisi di SI, la partecipazione civica come metodo di fare politica nei territori, privilegiando le emergenze e l’impegno locali e le prossima scadenza delle elezioni regionali, due aspetti che comunque rappresentano risvolti della stessa medaglia, in quanto senza una presenza pressante e seria sui temi locali viene a mancare il fondamento per una riconoscibilità cui fare appello per allargare sempre più il già soddisfacente livello di aggregazione al partito e per chiedere consensi elettorali.
Immediata la constatazione che “a novanta giorni dal voto, manca la individuazione di un candidato Presidente capace di consentire la confluenza di una vasta area politica a sinistra del PD, e, molto più, un metodo condiviso per strutturare il percorso che alla consultazione deve portare”, ma al contempo anche la consapevolezza della “irremovibile impraticabilità di soluzioni che possano comportare accordi, anche solo strategici, con il Partito Democratico di Renzi, forza ormai pacificamente da collocare nello schieramento opposto a quello cui appartiene, insieme ad altri, Sinistra Italiana”.
In piedi rimane, nella analisi dell’assemblea provinciale di SI, “un indistinto bisogno di aggregare, sulla scorta dello spirito delineatosi nell’assemblea del Brancaccio del 18 giugno scorso, la vasta area che comprende partiti, movimenti, associazioni, comitati e, non ultima, la grande riserva del non voto, attorno ad un progetto credibile che si affranchi dalle manifestazioni di una mera testimonianza, nobile e tuttavia infruttifera”. Dal punto di vista concreto dunque la formazione di sinistra “è pervenuta alla determinazione di dare mandato al coordinatore provinciale di prendere contatti urgenti con le segreterie regionale e nazionale, onde attivare una dialettica costruttiva che veda impegnate tutte le forze sopra richiamate, al fine di stringere i tempi su accordi precisi che, partendo dalla necessità di delineare un programma fondato su pochi ma qualificanti punti, pervengano alla individuazione del candidato Presidente ed alla composizione delle liste”.
Per quanto riguarda poi questo programma, i punti qualificanti vengono individuati “nella ferma opposizione alle perverse pratiche liberiste che hanno ridotto la nostra società ad un coacervo di nuove povertà, di bisogni primari insoddisfatti e trascurati, di indifferenza verso la cura della collettività. Ma anche nell’occuparsi di beni comuni come acqua pubblica e politiche energetiche alternative, come anche di rispetto e valorizzazione dell’ambiente oltre che di incentivazione dell’occupazione, senza trascurare i temi scottanti dell’inclusività in materia di immigrazione”.
L’assemblea provinciale di Sinistra Italiana ha concluso i lavori dandosi appuntamento per i primi di settembre “onde verificare i progressi sulla interlocuzione inerente alle elezioni regionali e per fissare un incontro seminariale sulle politiche sul territorio. Si è anche deciso di fissare per la fine del prossimo mese di settembre la data approssimativa per celebrare la festa di Sinistra Italiana”. (da.di.)