La variegata opposizione consiliare e no legata direttamente o indirettamente al Partito democratico, non lesina continui attacchi contro l’attuale amministrazione a 5 stelle che regge il Comune di Ragusa.
La coordinatrice cittadina delle donne del Pd di Ragusa, Mariuccia Licitra, di fresca nomina nel corso della recente assemblea dei due circoli dem che hanno acclamato Peppe Calabrese alla segreteria comunale, “si unisce al coro di dissenso espresso dalle donne ragusane (e non solo del proprio partito), in merito all’infelice scelta dell’amministrazione pentastellata tesa a sopprimere il servizio di doposcuola ed attività integrative nelle scuole dell’obbligo”. Senza risparmiare un polemico cenno “agli ormai noti consiglieri comunali di opposizione che fanno da stampella in un gioco di poker face all’attuale amministrazione!, la Licitra accusa quest’ultima “di aver cancellata la figura dei docenti comunali, professionisti dell’area educativa, che per diversi decenni hanno creato e realizzato a favore dell’utenza scolastica un patrimonio di progetti pedagogici di alto profilo, valorizzanti le attività previste dal Piano dell’offerta formativa delle scuole ove operano e favorendo il raggiungimento degli obiettivi didattici.
Con la soppressione di tale servizio ed il ricollocamento del personale negli asili nido comunali, viene buttato per sempre un patrimonio culturale di esperienze faticosamente architettato e speso a favore della crescita culturale dei nostri figli. Risulta sconcertante la schizofrenia politica del perché a Modica, laddove i grillini sono all’opposizione, hanno contestato duramente la scelta amministrativa di soppressione di tale servizio, mentre a Ragusa gli stessi perseverano in opposta direzione: mirabile esempio di coerenza politica a meno di quindici chilometri”. Invece il consigliere comunale Mario Chiavola, del gruppo Pd, lamenta “lo stato di degrado in cui versa una strada comunale, ceduta dall’ex Provincia regionale a palazzo dell’Aquila, che, pur trovandosi in campagna, possiede una valenza particolare in quanto vi insistono ben cinque strutture agrituristiche e quindi l’arteria stradale in questione è molto transitata”.
Chiavola si riferisce all’ex Sp 76 in contrada Carcara Zinnafondo che serve le contrade Torre Mastro, Cavalusi e Scalonazzo, tra Ragusa e Marina. Una zona di una bellezza naturalistica impareggiabile in cui, però, si trova una strada che sembra essere quasi tornata all’età della pietra. Oltre alle buche che la costellano il consigliere comunale lamenta lo sbucare dai muri a secco di alberi che invadono buona parte della sede stradale. Chiavola pur ammettendo che la responsabilità non sarà del Comune, che non è proprietario degli alberi, chiede però “all’ente di palazzo dell’Aquila di intimare ai proprietari di potarli a dovere, di eliminare queste presenze indesiderate dalla carreggiata e di fare in modo che l’arteria in questione risulti percorribile nella maniera dovuta”. Infine tornano sull’approvazione a maggioranza del bilancio di previsione i due esponenti di Territorio.
Il portavoce Emanuele Distefano, assieme al responsabile degli Enti locali, Michele Tasca, bollano lo strumento finanziario come “opaco, misero, di normalissima amministrazione”. Ma soprattutto, ai due esponenti del movimento, sta a cuore sottolineare che “il bilancio di previsione non tiene in alcuna considerazione il pronunciamento del Consiglio comunale teso a fare in modo che le tasse potessero essere ridotte. Non si pretendeva, certo, una riduzione tout court ma sarebbe bastato appena un segnale invece di aumentare il canone idrico del 120 per cento. Tra l’altro, rispetto a tali scelte, i grillini non possono accampare alcuna giustificazione se non quella di tartassare i cittadini ragusani. Avevano dalla loro le royalties che hanno significato potersi garantire, in quattro anni, settanta milioni di euro a fronte dei tre milioni all’anno che invece arrivavano durante la giunta Dipasquale”.
Distefano e Tasca così, inevitabilmente, concludono “l’unica cosa che ci fa tirare un sospiro di sollievo, riflettendoci, è che si tratta dell’ultimo bilancio predisposto da questa amministrazione sciagurata. Naturalmente, il nostro auspicio è che possano essere messi di lato e che, al loro posto, arrivi un’amministrazione brillante, piena di iniziative, capace di coinvolgere la cittadinanza al contrario dei grillini che restano chiusi tra le loro mura e che non vogliono vedere nessuno. Ma arriverà il tempo in cui tutto ciò resterà solo un brutto ricordo”. E alla fine di queste righe, chi scrive deve confessare che non ha potuto far a meno di ripetere mentalmente, reminiscenza di letture giovanili, la frase dell’immortale, seppur semidimenticato, eroe letterario Tartarin di Tarascona, creato dalla fantasia di Alphonse Daudet.
Tartarin che nelle sue sfide ad avversari perlopiù immaginari, invocava “colpi di spada, signori, non colpi di spillo!”. (da.di.)