Il temuto ritardo nella redazione definitiva del progetto della Ragusa-Catania provocato dal pericolo di impatto ambientale in contrapposizione al piano paesaggistico, sembra essere stato superato grazie all’adozione di un decreto regionale. Infatti i due assessori competenti Carlo Vermiglio (Beni culturali e identità siciliana) e Maurizio Croce (Territorio e ambiente) hanno firmato un atto inter- assessoriale che consente di superare le problematiche rilevate sul progetto concernente il tracciato della Ragusa-Catania a causa dell’interferenza di cui sopra.
Per la soluzione della vicenda si sono adoperati, dandone entrambi notizia, i deputati regionali dell’area iblea Nello Dipasquale e Orazio Ragusa. Dipasquale dichiara “con il decreto inter assessoriale si dettano le nuove linee guida per la valutazione dei vincoli boschivi dei Piani Pasaggistici Provinciali. Infatti erano emerse delle criticità che riguardavano delle aree archeologiche e dei beni isolati (criticità superate dalla Soprintendenza BB.CC. della provincia di Ragusa) e altri problemi relative a delle zone boschive che si trovavano sotto vincolo tutela 3 del Piano stesso, pur non possedendone i requisiti necessari. La stesura di questo decreto risolve definitivamente i problemi che erano sorti qualche settimana fa sul progetto di realizzazione della Ragusa-Catania, consentendo alla Soprintendenza iblea di preparare in tempo utile tutti gli atti necessari per chiudere la vicenda da parte sua”.
Da parte sua Orazio Ragusa afferma “i contenuti del decreto consentono di superare tutti i problemi che erano stati fatti emergere, legittimamente, in conferenza dei servizi circa le difficoltà che il progetto esecutivo della nuova Ragusa-Catania avrebbe potuto incontrare. Il decreto ha disposto le contromisure normative necessarie che permetteranno di fare coesistere il progetto del concessionario della Rg-Ct con il piano paesaggistico, superando tutte le problematiche emerse. Questo significa che alla prossima conferenza dei servizi in programma al ministero le divergenze dovrebbero essere appianate. E questo dovrebbe condurci in maniera diretta all’espletamento delle ultime procedure necessarie prima di dare il via ai lavori veri e propri”.
Le difficoltà avanzate dalla Soprintendenza riguardavano una micro area boschiva composta da circa 10 alberi. Ora il decreto inter assessoriale autorizza le Sovrintendenze all’istituto della compensazione degli impatti sulle aree da tutelare. Nello specifico la micro area boschiva in questione potrà essere ripristinata in altra sede limitrofa, e di uguale grandezza, per compensare la perdita di alberi e verde. La decina di alberi nell’appezzamento di terreno a valle di Chiaramonte potranno dunque essere estirpati per consentire il passaggio di una corsia della superstrada e piantumati in una zona vicina. (da.di.)