Il progetto della messa in sicurezza del porto di Pozzallo così come fu progettato circa 15 anni fa prevedeva la realizzazione di un braccio di oltre 600 metri che si dipartiva all’altezza del Castello di Martino.
La realizzazione di questa opera comporterebbe probabilmente l’accumulo di grandi quantità di sabbia nella zona di levante del braccio e potrebbe interessare l’intera scogliera antistante Pozzallo – dallo Scordapene alla Torre Cabrera -. Infatti qualunque opera viene realizzata in mare – in special modo quando modifica il normale flusso delle correnti – determina due processi: in una zona si crea erosione in una zona si crea ripascimento. La realizzazione del porto – negli anni 80 – con il suo braccio che di fatto ha impedito il normale flusso delle correnti che da ovest riportavano le sabbie verso est, ha creato i fenomeni di erosione costiera che hanno interessato la costa di Ispica e di Pozzallo – da punta Cirica alla falesia di Pietre nere- ed il fenomeno del ripascimento lungo la spiaggia di pietre nere con l’insabbiamento del ponte antistante Torre Cabrera – .
Tuttavia la linea di battigia oramai sembra si sia stabilizzata. Nel corso degli anni sono state realizzate opere a mare con l’obiettivo di attenuare l’impatto erosivo: barriere in corrispondenza della falesia di S.Maria del Focallo e pennelli in c/da Marina-Marza, dopo il viale Kennedy, e pare che altre opere siano in programma. IL ripascimento invece ha interessato ed interessa la spiaggia di Raganzino, fino al porticciolo piccolo, che invece non sembra stabilizzato. Queste considerazioni non emergono da studi correntometrici, o da modelli matematici , ma semplici osservazioni dei fenomeni che si sono verificati durante gli anni. Orbene ,la realizzazione del molo che si diparte dal Castello di Martino, previsto dal progetto di messa in sicurezza , potrebbe comportare una modifica sostanziale dell’attuale configurazione della scogliera su cui si affaccia la gran parte dell’urbanizzato di Pozzallo.
I cittadini di Pozzallo devono sapere che i luoghi della loro memoria potrebbero subire un grosso cambiamento. Altre soluzioni devono essere cercate al fine di evitare che a causa di scelte insensate, il territorio costiero subisca ulteriori traumi.