L’olio di cocco aumenta il colesterolo LDL allo stesso modo di altri alimenti ad alto contenuto di grassi saturi, quali burro e manzo.
Lo sostiene una ricerca dell’American Heart Association (AHA), l’associazione scientifica dei cardiologi americani. Dai dati è emerso che l’olio di cocco ha l’82% di grassi saturi, rispetto al 63% del burro e al 50% del manzo. L’AHA raccomanda di cucinare con grassi polinsaturi come oli di mais, soia e arachidi al posto dell’olio di cocco. L’associazione dei cardiologi americani afferma che sostituire i grassi saturi con oli vegetali polinsaturi riduce il rischio di malattie cardiovascolari di circa il 30%. La tesi si basa su studi effettuati su numerose popolazioni dove si è visto che una minore assunzione di grassi saturi accoppiata ad una maggiore assunzione di grassi polinsaturi e monoinsaturi, è associata a un rischio minore di malattie cardiovascolari.
Per la salute ottimale del cuore e per arrestare l’ipertensione, AHA raccomanda un’alimentazione basata sul Dietary Approaches To Stop Hypertension (DASH) o la dieta mediterranea. Entrambe le diete sottolineano l’importanza di consumare oli vegetali insaturi, noci, frutta, verdure, prodotti lattiero-caseari a basso contenuto di grassi, cereali integrali, pesci e pollame. Bisogna ridurre la quantità di carne rossa, così come alimenti e bevande ad alto contenuto di zuccheri e sale.