C’era anche la mamma questa mattina ad assistere alla riesumazione del corpo di Roberto, il ragazzo trovato morto il 20 novembre del 2015 nel cortile del liceo "Lanza" a Vittoria. L’atto era stato disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa che a distanza di un anno e mezzo dalla tragedia, ha deciso di riaprire il caso.
"La speranza è che qualcuno vedendo che il corpo di Roberto è stato mosso da dove riposava, adesso muova qualcosa nella propria coscienza e si decida a parlare e a raccontare la verità", ha dichiarato la mamma del giovane liceale, che non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio ed è convinta che si sia trattato di un omicidio al quale, sicuramente, qualcuno ha assistito. La riesumazione era necessaria per capire dal nuovo esame autoptico, eseguito nella camera mortuaria del cimitero di Vittoria questa mattina, se alcuni segni trovati sul corpo del giovane sono veramente compatibili con la caduta o se ci sia prima stata una colluttazione.
La Procura ha dato incarico al medico legale Giuseppe Iuvara e alla criminologa Roberta Bruzzone, di indagare per cercare di capire come siano veramente andate le cose quella mattina del 20 novembre del 2015, quando "le forze dell’ordine non furono così solerti come oggi", ha dichiarato amareggiata la mamma di Roberto. Il procuratore Carmelo Petralia, lo ricordiamo, ha concesso una proroga di altri sei mesi alle indagini.