A rischio di interruzione il servizio di supporto scolastico per gli alunni svantaggiati delle scuole primarie di Ragusa, mentre le insegnanti dovrebbero essere trasferite negli asili nido senza averne le competenze.
A lanciare l’allarme, ancora una volta, come del resto avevano fatto per la sospensione dal 15 marzo del servizio di educativa domiciliare, i consiglieri del Pd Mario D’Asta e Mario Chiavola che hanno presentato al sindaco una interrogazione in merito. Dopo aver sottolineato che tale servizio, fornito alle scuole elementari, oggi primarie, e rivolto a bambini svantaggiati, è stato avviato dal Comune di Ragusa fin dal 1982, i due consiglieri dem constatano che “a causa dell’interruzione del servizio i bambini che hanno più bisogno non potranno essere seguiti dalle loro famiglie in quanto le stesse non potranno fornire loro un doposcuola a pagamento. Siamo venuti a conoscenza, inoltre, che gli insegnanti che saranno trasferiti (pare siano in 16) risultano non avere competenze specifiche per andare a lavorare negli asili nido.
E ciò per la tenerissima età dei bambini di cui dovrebbero prendersi cura. Inoltre, le insegnanti di attività integrative che andrebbero a lavorare negli asili nido si troverebbero con un diverso inquadramento, quindi un differente trattamento economico e di conseguenza un differente monte ore rispetto alle altre educatrici degli asili nido. Inoltre negli asili nido non esiste personale Osa (che curerebbe l’igiene personale dei bambini e la somministrazione del cibo), compiti non previsti nell’inquadramento delle attuali mansioni svolgibili dalle insegnanti degli asili nido né dagli insegnanti delle attività integrative. Insomma, un pasticcio dietro l’altro. Bisognerà quindi fare chiarezza su chi dovrà svolgere queste specifiche attività, essendo presente solo il personale ausiliario per la pulizia dei locali”.
D’Asta e Chiavola poi, nell’interrogazione a risposta scritta, incalzano il sindaco con una serie di interrogativi, ovvero “quali saranno i criteri da adottare per l’assegnazione delle sedi? Non sarebbe opportuna una adeguata formazione del personale in questione? Saranno inoltre tutti gli insegnanti, ben 16, delle attività integrative a dover svolgere il loro servizio presso gli asili nido? Come saranno inquadrati gli insegnanti in possesso della laurea visto che, tra l’altro, solo un concorso interno potrebbe definire i nuovi inquadramenti ?”.Insomma, secondo i due consiglieri di opposizione, “l’accorpamento del personale con diverse mansioni darà come risultato un servizio improvvisato se prima non saranno chiarite le problematiche di cui sopra”.
Infine Mario D’Asta e Mario Chiavola chiedono al sindaco “se conviene sopprimere un servizio pur essendo nella certezza che lo stesso non servirebbe a coprire la carenza di personale negli asili nido comunali”. (da.di.)