I computer quantistici cominciano a riconoscere gli alberi. Lo annuncia uno studio, pubblicato sulla rivista PLoS One, si deve al gruppo del del Saint Mary’s College di Moraga guidato dal fisico Edward Boyda.
L’esperimento è stato condotto sul prototipo di computer quantistico chiamato D-Wave 2X, costruito dalla società canadese D-Wave , la stessa che ha prodotto il primo computer quantistico commerciale acquistato anche da Google. Questi computer si basano sulle tecnologie quantistiche che permettono di manipolare il mondo dell’infinitamente piccolo. A differenza dei computer tradizionali, le cui unità di informazione (bit) codificano un valore alla volta (1 o 0), le unità di base dei computer quantistici (chiamate qubit) possono assumere diversi valori contemporaneamente, memorizzando molti più dati e per questo possono elaborare le informazioni molto più velocemente.
In particolare, per la prima volta è stato possibile superare questo limite facendo analizzare al computer D-Wave 2X, centinaia di immagini della californiana Mill Valley, catturate dai satelliti della Nasa. Sulla base delle tonalità dei colori e della luce, il computer è riuscito a riconoscere e a distinguere alberi, strade, edifici e fiumi con una precisione del 90%.