La Polizia a seguito dello sbarco di 514 migranti ieri pomeriggio al porto di Pozzallo ha fermato due scafisti e sta portando avanti delle indagini su altri tre sospettati. La Polizia di Stato è ancora impegnata a gestire il trasferimento dei migranti giunti in queste ultime ore, presso le strutture individuate sul territorio nazionale dalla Prefettura di Ragusa.
I migranti provenienti dal centro Africa subito dopo l’arrivo al porto sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni. Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri uomini appartenenti alle Forze dell’Ordine ed all’Esercito Italiano, così come gli Enti inviati dalla Prefettura di Ragusa, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e medici dell’Asp per le visite mediche. Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, hanno sottoposto a 2 scafisti a distanza di poche ore dall’approdo della nave che ha effettuato il soccorso.
Anche in questa occasione gli scafisti sono stati riconosciuti dai migranti passeggeri come coloro che hanno condotto i gommoni e le barche in legno soccorsi nelle acque antistanti la Libia. Le indagini sono state avviate nell’immediatezza e sono durate ben 16 ore per individuare i primi due scafisti e tuttora sono in corso approfondimenti per identificare altri soggetti probabilmente responsabili di essere stati coloro i quali hanno comandato altre imbarcazioni.Secondo i migranti ascoltati come testimoni, gli scafisti, anche in questo caso sono partiti i momenti diversi e da spiagge diverse, segno della presenza di più organizzazioni criminali sulle coste libiche. Si registra la presenza nuovamente di nuclei familiari siriani con numerosi bambini di tenera età.
Al termine delle indagini è stato possibile acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico degli scafisti centro africani, responsabili, senza alcun dubbio, secondo i testimoni ascoltati di aver condotto per ottenere un profitto ingiusto. Gli arrestati sono stati condotti presso l’istituto di pena di Ragusa a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nel 2017 sono 15 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.