"Il Parlamento siciliano ha abolito i vitalizi a partire dal 1 gennaio del 2012, ma sono rimasti i vitalizi per chi li percepiva prima della legge: è scandaloso che i vitalizi di deputati in carica nel Dopoguerra siano trasferiti a figli e nipoti, è diritto feudale inconcepibile. Nessun altro lavoratore ha questo diritto".
Lo ha dichiarato nei giorni scorsi il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, intervenendo su un tema scottante che continua a far discutere e a suscitare le critiche dell’opinione pubblica su quella che viene definita un’ingiustizia sociale. Dal 2012 è stato istituito un sistema previdenziale contributivo, simile a quello previsto per i pubblici dipendenti, in base al quale il deputato cessato dalla carica, riceve al momento in cui matura il relativo diritto, una pensione commisurata all’ammontare dei contributi versati. Il nuovo regolamento delle pensioni prevede a carico del deputato una trattenuta mensile pari all’8,80% dell’indennità lorda. Le pensioni calcolate con il nuovo sistema (sia dirette che di reversibilità) nonché gli assegni vitalizi tuttora erogati (anch’essi diretti o di reversibilità) in forza della vecchia disciplina sono erogati per 12 mensilità.
Alla luce della normativa vigente, possiamo distinguere la categoria degli assegni vitalizi diretti, integralmente maturati precedentemente al 1° gennaio 2012 con il sistema retributivo e la categoria delle pensioni dirette “pro-rata”, maturate in diversa percentuale con il sistema retributivo e l’attuale sistema contributivo. A regime pertanto le pensioni future saranno integralmente erogate con il sistema contributivo. Attualmente la somma erogata mensilmente per gli assegni di vitalizi diretti agli ex deputati, centosessantatré in tutto, ammonta a poco più di 800 mila euro. Tra i destinatari ci sono naturalmente anche numerosi ex deputati regionali iblei e tra questi: Francesco Aiello ex deputato nella IX, X e XI legislatura, Gianni Battaglia ex deputato nella XI e XII legislatura, Giorgio Chessari ex deputato nella VII, VIII, IX e X legislatura, Alfredo Gurrieri ex deputato della XI legislatura, Sebastiano Gurrieri della XIII, Saverio la Grua ex deputato della XII legislatura, Carmelo Tumino ex deputato XIII e XIV legislatura, e per finire Salvatore Zago ex deputato XI, XII, XIII e XIV legislatura.
Ma come dicevamo, la Regione eroga anche parecchi assegni vitalizi di reversibilità per i quali si spendono 572 mila euro mensili, per 127 aventi diritto, tra questi compaiono: l’assegno vitalizio per la vedova dell’ on. Nino Avola ex deputato nelle IV-V-VI-VII-VIII e IX legislatura, l’assegno vitalizio di reversibilità per la vedova dell’ on. Corrado Di Quattro, quello per la vedova dell’on. Peppe Drago deputato nelle XI e XII legislatura e per finire quelli alle vedove dell’on. Vincenzo Giummara III-IV-V-VI e VII legislatura e dell’ on. Giambattista Xiumè della X legislatura. Tra i nomi dei diciassette ex deputati che hanno diritto alle pensioni dirette erogate con il sistema "Pro-rata" c’è infine quello di Roberto Ammatuna ex deputato nelle XIV e XV legislature. La spesa complessiva mensile per questo tipo di pensioni è di quasi 100 mila euro.
L’Ars in nome della trasparenza pubblica l’elenco dei beneficiari dei vitalizi che vanno da tremila a diecimila euro mensili, ma non specifica esattamente qual’è l’importo assegnato ad ogni singolo destinatario. Sommando le varie voci, comunque, il conto è presto fatto: ogni anno l’Ars spende in pensioni per gli ex deputati, ancora in vita e non, quasi diciotto milioni di euro. Questi sono i numeri, il commento lo lasciamo ai lettori…