Il Presidente della Regione Rosario Crocetta oggi a Vittoria per dire basta all’escalation criminale dopo il gravissimo attentato incendiario dello scorso fine settimana ai danni di una ditta di trasporti, all’interno del mercato ortofrutticolo.
Crocetta aveva già annunciato un coinvolgimento del Ministro dell’Interno, Marco Minniti, per discutere del Mercato di Vittoria e per dimostrare sdegno nei confronti della malavita organizzata; l’occasione sarà buona anche per esprimere solidarietà nei confronti di agricoltori e cittadini messi in ginocchio da un sistema che rallenta fortemente lo sviluppo economico di questa città. Ma ad ascoltare cosa avrà da dire questa mattina Crocetta a Vittoria, ci saranno anche i Forconi e ad annunciarlo è lo stesso leader Mariano Ferro che, in una lettera aperta, si rivolge al Presidente Crocetta per ricordargli che la mafia non si contrasta con i proclami ma con la buona politica.
I Forconi augurano che non si tratti della solita passerella elettorale, perché il mondo produttivo vittoriese piuttosto che sentire parole di solidarietà, vorrebbe sapere cosa è stato fatto negli ultimi cinque anni per l’agricoltura siciliana. I vittoriesi vorrebbero sapere che fine hanno fatto i soldi stanziati per Il ciclone Athos, i fondi stanziati in bilancio per i produttori colpiti dalla Virosi, quale aiuto economico è stato previsto per le gelate e le piogge alluvionali delle scorse settimane, quali provvedimenti il Governo regionale ha attuato per controllare la merce proveniente dall’estero che puntualmente provoca i crolli drammatici dei prezzi di tutto il Made in Sicily.
Questi sono i veri problemi che stanno provocando la fine del mondo agricolo e le migliaia di azioni esecutive che stanno privando le famiglie dei loro beni ed in molti casi anche della loro casa, evidenzia Ferro. E su questo argomento, dopo che l’ARS ha approvato un disegno di legge voto sulle esecuzioni immobiliari, i Forconi vorrebbero sapere dal Presidente Crocetta cosa è successo. Questa visita secondo i Forconi arriva troppo tardi, i tribunali sono letteralmente all’assalto di queste stesse persone che Crocetta dice di voler difendere dalle mafie, ma a ridurle in questo stato è stato un meccanismo perverso frutto della cattiva politica e la delusione per una rivoluzione che era stata annunciata e che non è mai arrivata.