Si alza stasera il sipario sull’edizione 2017 del Festival di Sanremo, ma come avviene ogni anno, il polverone di polemiche e discussioni sulla kermesse più importante del palinsesto televisivo italiano si è alzato già da qualche settimana.
Se poi alle solite cronache da gossip e da bar aggiungiamo il fenomeno ormai dilagante delle critiche social, allora il gioco è fatto. Una pioggia di cifre e di numeri che non può non scandalizzare il popolo di italiani che si è scatenato con commenti feroci. 650 mila euro per il conduttore e direttore artistico Carlo Conti, 50 mila euro ciascuno agli ospiti tra cui Tiziano Ferro, Giorgia, Ricky Martin, Raul Bova, Enrico Brignano, 150 mila euro all’ospite straniero Keanu Reevers, certo sono cifre che hanno lo stesso effetto di un pugno allo stomaco per migliaia di italiani in un momento così difficile e alle prese con le gravi calamità che hanno colpito il Paese.
Quindi è lecito chiedersi se non fosse stato meglio destinare questi soldi per aiutare le popolazioni vittime di enormi disagi e tragedie, ma dalle critiche al populismo il passo è breve e allora è utile riflettere su alcuni dati che sicuramente non placheranno la nostra rabbia di "comuni mortali", ma ci aiuteranno a criticare con più cognizione di causa. L’edizione dello scorso anno del Festival di Sanremo è costata alla Rai 16 milioni di euro, mentre quest’anno ne spenderà 15 milioni e mezzo, cinque dei quali vanno al Comune di Sanremo. Conti percepirà 650 mila euro, Bonolis ne percepì un milione e Morandi 800 mila, Fazio 600 mila, il compenso destinato al conduttore resta dunque in linea con quello degli anni passati.
E’ giusto anche sapere che il Festival secondo quanto dichiarano i vertici dell’azienda, non attinge minimamente al canone, ma al contrario, porta utili importanti e produce ricchezza grazie agli sponsor. Conti attaccato violentemente è intervenuto facendo sapere che aveva già programmato di destinare, come ha sempre fatto, una somma importante del suo compenso alle popolazioni colpite dal terremoto e avrebbe voluto non renderlo noto, ma le polemiche lo hanno costretto a farlo. E’ vero che ci vorrebbe un tetto per i compensi degli artisti, è vero che in Abruzzo mancavano 20 mila euro per aggiustare una turbina che avrebbe potuto salvare delle vite umane, ma dare di questo la responsabilità al Festival di Sanremo, mi sembra davvero sciocco.
Sanremo, senza polemiche non sarebbe Sanremo e a dimostrarlo sono le critiche sollevate anche nei confronti di Maria De Filippi che, a fianco di Conti nella conduzione, ha rinunciato ad ogni compenso, presentando in maniera assolutamente gratuita, ebbene, sui social pioggia di critiche anche per lei: "lo ha fatto solo per avere visibilità, avrebbe potuto farsi pagare e devolvere tutto in beneficenza anzichè lasciare i soldi alla Rai!". E allora un consiglio: critichiamo in maniera intelligente e da stasera proviamo a goderci lo spettacolo!