La lotta che porta avanti Scicli non è contro la realizzazione di una piattaforma di recupero dei rifiuti pericolosi ma contro la localizzazione di essa nel territorio cittadino, in una zona che non è certo a vocazione industriale, ma turistica, attraverso uno sviluppo che la città spontaneamente ha intrapreso negli ultimi anni.
Sono i consiglieri comunali di opposizione a ribadirlo dopo la seduta del Consiglio comunale aperto tenutosi lunedì sera su richiesta dell’opposizione, dopo che la ditta Acif ha vinto il ricorso al Tar. Il Tar di Catania, lo ricordiamo, ha accolto il ricorso della società Acif per l’ampliamento del sito di trattamento dei rifiuti di contrada Cuturi, annullando i decreti di revoca dell’autorizzazione, emanati dall’assessorato regionale al Territorio e Ambiente che è stato condannato anche al pagamento delle spese legali.
La strada adesso appare tutta in salita e sarà difficile riuscire a far valere la volontà popolare in virtù della situazione giudiziaria, evidenziano i consiglieri di opposizione, che adesso vogliono sapere in che modo la vicenda verrà gestita dall’amministrazione comunale, visto anche che i funzionari degli uffici di competenza, prima contrari, alla luce di controdeduzioni fornite dalla ditta e in concomitanza dell’avvenuto commissariamento straordinario, hanno stravolto il parere, prima negativo, portandolo palesemente a favore del progetto.
I consiglieri hanno chiesto l’istituzione di una Commissione speciale per vigilare sull’operato di tutti gli organi amministrativi che sono stati investiti della questione ed hanno sottolineato le carenze amministrative dell’ex Amministrazione Susino sulla vicenda.