Un’organizzazione che gestiva una tratta di migranti in Italia, tra cui giovanissime minorenni da avviare alla prostituzione, è stata sgominata nell’ambito dell’operazione denominata “Broken Chians” della polizia di Stato di Ragusa, coordinata dalla Dda della Procura di Catania. Sono sei le persone fermate, tutti nigeriani, dalle squadre mobili di Ragusa e di Padova.
Si tratta del 37enne Idehen Godmin, del 37enne Idehen Monday, inteso “Stanley”, della 28enne Egbenayaliya Osazee, del 30enne Harison Usas, del 34enne Aiyeki Lucky e del 24enne Uriuh Nosa. I primi tre gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di tratta di persone in danno di connazionali, anche di minore età e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; il quarto gravemente indiziato del delitto di tratta di esseri umani in danno di una connazionale minorenne; gli ultimi due di delitti in materia di stupefacenti, connessi al traffico di esseri umani.
Due di loro erano ricercati in esecuzione di un mandato di cattura europeo emesso dal Belgio. Tre dei fermati sono indagati per tratta di persone umane, compresi minorenni, e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, uno per la tratta di una connazionale minorenne, e due per traffico di stupefacenti connesso alla tratta umana. I fermi sono stati convalidati dal Gip di Padova che ha emesso cinque ordinanze di custodia in carcere, escludendo una donna madre di una bambina piccola. L’operazione è stata portata a termine da 30 uomini della Polizia di Stato impegnati nel solo territorio di Padova per l’esecuzione dei 6 fermi di indiziato di delitto; ha visto il coinvolgimento del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili di Ragusa e Padova, della Squadra Volanti e del Servizio Polizia Scientifica.
Complessivamente sono stati intercettati circa 15.000 colloqui telefonici tra gli indagati, sono state effettuate 500 ore di appostamenti per l’individuazione e la cattura ed escusse decine di donne nigeriane durante le fasi di sbarco presso il porto di Pozzallo. L’operazione è stata portata a termine di notte al fine di evitare la fuga degli indagati e per questo motivo il lavoro della Polizia di Stato non ha avuto alcuna interruzione per due giorni consecutivi.