Riceviamo e pubblichiamo di seguito la richiesta di rettifica del comandante della Polizia Municiaple di Modica, Saro Cannizzaro, su un nostro articolo "I finti divieti al Maggiore di Modica".
"Caro direttore,
ho avuto modo di leggere l’articolo in oggetto per il quale mi preme fare delle precisazioni anche perché reputo corretto ascoltare le parti interessate e non solo chi si “sogna” di telefonare ad un giornalista e sparare nel mucchio per la serie “do cojo cojo”. Orbene, nell’articolo si parla di una prima fase di interventi appena dopo il trasferimento del Pronto Soccorso. Mi si consenta di fare rilevare che i “vigili urbani”(termine, per obsoleto) non si sono mai appostati (sono leggende metropolitane o forse una scena dal film “I due vigili” con Franchi e Ingrassia), semmai sono intervenuti, nelle more che fosse formalizzata una convenzione, alle chiamate della direzione sanitaria al fine di rendere libere le due corsie di accesso e di uscita dal Pronto Soccorso.
Nel frattempo è stata siglata una convenzione tra il Comune di Modica tra l’Asp Ragusa (necessaria giacchè si tratta di un’area privata anche se di pubblico passaggio), atto che è dovuto passare, poi, attraverso l’approvazione della giunta comunale. Avvenuto, questo è stato necessario emettere apposita ordinanza che entra in vigore non necessariamente all’atto della pubblicazione ma solo quando le condizioni consentono di agire. Ricordo a me stesso che i divieti installati, per legge, devono essere supportati da un’ordinanza del responsabile del settore Viabilità, altrimenti le sanzioni diventerebbero nulle.
Circa una settimana fa ho incontrato i tecnici dell’Azienda Sanitaria Locale ai quali ho dato le indicazioni sui modi e i tipi di segnaletica da apporre rispetto a quella installata (la competenza è loro) giacchè l’errata collocazione renderebbe annullabili le multe. Siamo nell’attesa che quest’adempimento sia eseguito per potere operare. E’ chiaro che l’esiguità di personale non mi consente di destinare un’unità fissa nel posto ma più volte nel giorno la pattuglia effettua dei sopralluoghi. Spero di avere fatto chiarezza. Con preghiera di pubblicazione. Saro Cannizzaro
Come direttore del Quotidiano mi preme rispondere al comandante della Polizia Municipale di Modica, Saro Cannizzaro, e voglio sottolineare che il nostro articolo è nato dalla richiesta di molte persone che hanno assistito a scene poco gradevoli davanti al presidio di emergenza del nosocomio modicano. In particolare alcuni parenti ci hanno segnalato che le ambulanze con i propri familiari sono state costrette a fermarsi lontano dall’ingresso del Pronto Soccorso per poter far scendere le barelle o peggio ancora si sono visti impossibilitati ad eseguire delle manovre per la presenza di auto parcheggiate davanti all’ingresso. La nostra segnalazione è scaturita per evitare che si verificano situazioni pericolose per i pazienti che giornalmente arrivano in emergenza al Pronto Soccorso di Modica. Sull’uso del termine "vigili urbani" (obsoleto, come lo ha definito), mi preme sottolineare che sappiamo perfettamente che il termine oramai non è in uso ma nel contesto dell’articolo era perfettamente adeguato poiché il vigile urbano era colui che si occupava delle multe nei parcheggi o delle viabilità. Oggi giorno le cose sono un pò cambiate, la Polizia Locale ha preso più potere diventando una "longa manus"della Polizia di Stato ed è a tutti gli effetti al pari della Polizia di Stato tanto che oggi gli ex vigili sono dotati di un’arma proprio perchè possono intervenire in ogni caso, anche rapina. Aggiungo infine che usare il termine “vigili urbano” quando si parla di multe o divieti non è riduttivo nè sbagliato o obsoleto.
Premesso ciò, mi preme sottolineare che sulla presenza dei “vigili urbani” nel parcheggio dell’ospedale Maggiore non come appostamenti ma perchè chiamati come ci spiega nella rettifica, ricordando i due famosi attori Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, credo non ci sia nulla da ribadire poichè lei stesso ha spiegato che siete intervenuti su richiesta della direzione sanitaria che evidentemente ha assistito proprio a quanto abbiamo denunciato con il nostro articolo ovvero l’impossibilità per le ambulanze di poter scaricare in sicurezza i malati arrivati in emergenza nel nosocomio modicano. Credo che in questo caso non ci debbano essere delle scusanti tra i due Enti, Comune e Asp, ma bisognerebbe semplicemente risolvere in tempi brevi una questione che riteniamo importante per la sicurezza delle persone che arrivano in emergenza al Pronto Soccorso. E’ inaccettabile che un’ambulanza con una persona in gravissime condizioni debba fare delle manovre per poter scaricare il paziente. Felicia Rinzo