Qualche giorno fa i giornali nazionali hanno pubblicato un appello di intellettuali di varie nazionalità europee per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica dei rischi di disgregazione che sono in atto in tanti Stati nazionali. Alla Brexit, alle varie pulsioni nazionaliste e populiste, alle strategie della prossima presidenza USA – una progressiva diminuzione delle spese per la sicurezza in Europa – devono essere contrapposte le giuste contromosse. “Se noi europei non impariamo rapidamente la lezione che viene da questi eventi, il crollo dell’Unione e la marginalizzazione dei nostri interessi e dei nostri valori in un mondo in cui presto non rappresenteremo più del 5% della popolazione (e dove nessuno Stato Europeo farà più parte del G7) diventeranno sempre più probabili.
Non avremo più i mezzi per essere ascoltati, né per garantire la sicurezza, mentre si moltiplicano le minacce alle nostre frontiere. Sarà sempre più difficile difendere i nostri interessi economici e commerciali – quelli della prima potenza esportatrice mondiale – quando la tentazione protezionistica troverà sempre più consenso. La nostra idea di sviluppo sostenibile del pianeta rimarrà lettera morta. Non sarà più possibile finanziare i nostri modelli sociali fondati sulla redistribuzione, né i nostri importanti servizi pubblici. Nessuno dei nostri Stati ha gli strumenti per trovare, da solo, soluzioni a queste sfide. Ora più che mai, l’Unità Europea è indispensabile.
L’urgenza è quella di trovare il modo di riconciliare i cittadini con il progetto europeo e di inventare l’Europa del futuro. La sfida è ridurre le diseguaglianze, stimolare la crescita, dare una risposta alla questione delle migrazioni, rafforzare la sicurezza dei cittadini, rimettere istruzione e cultura, fondamento della nostra identità democratica al centro della UE.
E’ giunto il momento di lanciare una vera politica estera e difesa europea. E’ tempo che l’Unione diventi una grande potenza politica, democratica, culturale, sociale, economica e ambientale. Il vertice europeo che si terrà a Roma il 25 marzo prossimo, in occasione del 60° anniversario del Trattato di Roma, dovrà rappresentare l’occasione per rilanciare il progetto europeo.
Ciò sarà possibile solo se decine di milioni di cittadini si mobiliteranno per dare un futuro al nostro continente; a tal proposito gli intellettuali dal prossimo mese di Gennaio, attiveranno in tutta Europa, una Piattaforma Civica Federale. Pietro Storniolo